«Campi Flegrei, un miliardo per le strade e le ferrovie»

Il vertice in Regione sulle vie di fuga; le richieste di Anas, Eav e Tangenziale

La ferrovia Cumana
La ferrovia Cumana
di Nello Mazzone
Venerdì 3 Novembre 2023, 23:46 - Ultimo agg. 4 Novembre, 12:30
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Cantieri eterni per colpa delle pastoie burocratiche, ma anche strade troppo strette e manutenzioni alle reti infrastrutturali assenti da anni: le vie di fuga, tra reti stradali e ferroviarie, sono il tallone d’Achille dei sette Comuni dell’area rossa dei Campi Flegrei. In caso di esodo forzato per il rischio sismico o vulcanico, oltre mezzo milione di residenti sarebbero costretti ad evacuare in un percorso ad ostacoli. Un elenco che mette i brividi, con il suo corredo di ritardi e carenza di fondi. 

Serve almeno un miliardo di euro per ammodernare l’intero sistema. Un problema riemerso di nuovo, in tutta la sua stringente attualità, nella riunione convocata ieri mattina in Regione dal capo della protezione civile regionale Italo Giulivo. Sindaci e rappresentanti dei Comuni della zona rossa e delle società che gestiscono le principali arterie stradali e ferroviarie, tra cui Eav, Anas e Tangenziale Spa chiamati a illustrare le schede di richiesta intervento, come prevede l’articolo 5 del decreto legge «Campi Flegrei» per «individuare le criticità da superare per i piani di emergenza». 

E l’elenco delle strade chiuse o da allargare è molto lungo: si va dal tunnel Tangenziale-Porto di Pozzuoli alle gallerie delle linee Cumana e Circumflegrea dell’Eav, dal ponte delle Ferrovie dello Stato in via Brindisi e via Spinelli a Quarto alla precaria viabilità di via Pisciarelli, terra di mezzo tra Pozzuoli e Napoli ed epicentro della crisi bradisismica. È la richiesta che arriva dal territorio e che sarà inviata al ministro della Protezione civile Nello Musumeci anche in vista dell’incontro di martedì prossimo a Roma. Cento milioni è la quota chiesta dall’Eav. «Abbiamo parlato degli investimenti necessari a gestire l’emergenza bradisismica e noi dell’Eav abbiamo avanzato una richiesta di circa 100 milioni di euro – dice il presidente della holding dei trasporti Umberto De Gregorio – Fondi per investimenti sulla messa in sicurezza di alcune gallerie ferroviarie e per il monitoraggio di una serie di opere ferroviarie e per le vie di fuga». 

Su questo tema e sulla necessità di ragionare in termini di investimenti sulle risorse umane per potenziare gli uffici comunali di protezione civile dei Comuni è intervenuto il sindaco di Quarto e delegato al Patrimonio per la Città Metropolitana di Napoli, Antonio Sabino. «Concordo con la Regione sulla necessità di ragionare in termini ampi di zona rossa, comprendendo tutti i sette Comuni – sottolinea Sabino – Abbiamo chiesto di finanziare quattro nuove arterie che saranno vie di fuga per 35mila residenti tra Quarto e Monterusciello, che prevedono l’allargamento del ponte Fs di via Brindisi e del ponte Eav di via Spinelli, oltre alle nuove vie di fuga di Grotta del Sole e Reginelle».

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Per il Comune di Pozzuoli è toccato a Elio Buono e agli architetti Terrazzano e Napolitano parlare delle emergenze. «La prima criticità è la connessione alla viabilità principale per l’eventuale esodo di chi abita in via Pisciarelli, con cui ci stiamo confrontando con il Comune di Napoli per aggiornare il piano di fuga – dicono dal comune flegreo – Abbiamo, poi, chiesto 8 milioni per l’ammodernamento e la messa in sicurezza del sistema idrico, 15 milioni di euro per quello fognario e 22 milioni per l’adeguamento di gallerie, ponti e viadotti». 

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