Castellammare, candidato sindaco: le donne Pd pronte a sostenere Vicinanza

Si spinge sul nome del giornalista

Il municipio di Castellammare
Il municipio di Castellammare
di Fiorangela d'Amora
Domenica 11 Febbraio 2024, 09:32
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«Siamo chiamati al senso di responsabilità, l'appello di cento cittadini per una figura di alto profilo, non va sottovalutato ma colto». Il giorno dopo la diffusione del documento di una parte della società civile che vorrebbe il giornalista Luigi Vicinanza come candidato del centrosinistra alle prossime comunali, le donne democrat rompono il silenzio. Ad aprire la strada è Nora di Nocera, vice segretaria del Pd cittadino, che assieme a Fiorella Girace ha riunito le democratiche campane ieri mattina all'interno dello spazio solidale Don Aniello Dello Ioio.

«Alle scorse elezioni abbiamo consegnato la città al centrodestra che aveva raccolto poco più di diecimila preferenze, - ha detto Di Nocera -.

Il centrosinistra che si presentò diviso con 4 coalizioni ne aveva avuti 23mila. Il coraggio di dire la verità è donna. Questo dato ci deve far riflettere per evitare gli stessi errori, il passato ci ha diviso, ora creiamo un campo largo per lavorare al futuro della città».

Nel segno del coraggio e della mediazione femminile le democratiche al tavolo parlano di temi nazionali, di lavoro e sviluppo, ma gli occhi sono puntati ai prossimi 8 e 9 giugno, quando la città sarà chiamata a scegliere il sindaco dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche. «Qualcosa si muove finalmente e noi - ha commentato la Girace - accogliamo l'appello dei 100 cittadini. Nel dibattito però tutto maschile riguardo agli ipotetici candidati a sindaco manca lo sguardo femminile. Per noi è importante che la prossima sia una coalizione sana e coraggiosa».

Il nome di Vicinanza, c'è da dire, nessuno fino a oggi lo ha pronunciato né scritto, nel coraggio di indicare la strada manca un nome sul tavolo. Sia nel documento delle 100 firme sia nel convegno delle "democratiche" la figura di alto profilo non viene associata chiaramente al nome che c'è dietro. Eppure è la stessa Teresa Armato a dare forza all'appello: «Penso che quando la società civile entra in campo noi non possiamo che essere contenti, da soli non è possibile andare, bisogna allargare e includere tutti dentro. È faticoso tenere insieme il campo largo - ha detto l'assessore del comune di Napoli - ma è allo stesso tempo molto rappresentativo. È stato faticoso costruire il "modello Manfredi" ma ora è un esempio in tutta Italia».

Un esempio a cui guarda anche Castellammare che sta ragionando con il Movimento Cinque Stelle, con le civiche e con gli altri partiti del centrosinistra. Eletta proprio a capo di un campo largo e dopo l'ennesimo scioglimento del consiglio comunale la sindaca di Arzano, Cinzia Aruta che ha portato a Castellammare la sua esperienza: «Dopo tre scioglimenti per camorra, la mia città si sentiva umiliata, la ripartenza avviata grazie alle competenze interne ed esterne alla macchina comunale. Il territorio era eroso dal rispetto per la politica, bisogna generare anticorpi nella comunità, abbiamo bisogno di tutti: da solo il Comune non ce la fa».

Tra le relatrici anche la presidente del consiglio comunale di Napoli, Enza Amato, e la vice presidente del Parlamento Europeo, Pina Picierno. «Non tutti siamo stati vicini a Nora quando si è messa in gioco - ha detto Amato riferendosi alla candidatura di Nora Di Nocera al parlamento nel 2022 . È nostra responsabilità aver consegnato questo paese ad una destra pericolosa, ora non perdiamo questa occasione, abbiamo la possibilità di essere uniti». E ancora gli interventi tutti protesi al campo largo: «In questa città noi ci siamo, - ha detto Picierno - abbiamo voglia e l'ambizione di essere protagoniste, siamo qui per ribadire di esserci e di contare, dobbiamo tessere questa rete fatta di donne che fanno le stesse battaglie. In bocca al lupo a noi e a Castellammare».

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