«A volte sembra quasi che il congresso lo voglia solo io». È lo sfogo, quello Antonio Misiani, commissario regionale del Pd, all'esterno del Teatro Galleria Toledo, dove ieri si sono riuniti tanti big dei Dem campani. La presentazione del libro di Paolo Siani “Senza colpe, bambini in carcere” è una buona occasione per ritrovarsi in casa Dem. Nelle dichiarazioni ufficiali, Misiani spiega il percorso che vuole effettuare per poetare il partito a un congresso regionale che manca da sei anni. E che lui stesso, oltre che la segretaria nazionale Elly Schlein, avevano annunciato di voler effettuare prima delle elezioni europee. La realtà, però è che i tempi per portare il partito a congresso non ci sono. Per capire quanto il congresso sia quasi impossibile da realizzare, basta guardare il calendario. Il tesseramento, per quattro delle cinque province campane, si è concluso il 31 gennaio (tra polemiche e tensioni) e bisogna attendere ancora la certificazione. Ancora più complessa la situazione casertana, dove il partito è commissariato.
Una circolare del primo febbraio firmata dal responsabile nazionale dell'organizzazione Igor Taruffi annuncia che il tesseramento nel Casertano si terrà dal primo febbraio al 10 marzo esclusivamente in presenza. «La circolare l'ho letta, ma non ho visto il calendario», si lamenta, con un sorriso sornione, il presidente del consiglio regionale Gennaro Oliviero rivolgendosi a Misiani.
Ciò nonostante, Misiani spiega che la volontà è quella di provarci: «Stiamo completando le procedure del tesseramento, poi faremo il punto con il gruppo dirigente campano e i responsabili nazionali Organizzazione (il già citato Igor Taruffi, ndr) ed Enti Locali (Davide Baruffi, ndr). In quella sede discuteremo il percorso del Pd campano». Ma i tempi, come già detto, non ci sono. E forse nemmeno la reale volontà, come emerge dallo sfogo di Misiani. Anche Vincenzo De Luca, che più volte si era espresso contro il commissariamento da tempo non interviene sul tema. Ma se si chiede ai dirigenti tutti dicono: «Il congresso? Subito, il prima possibile». La presentazione del libro è anche l'occasione per confermare la fine del disgelo con i Dem dopo la mancata candidatura alle ultime politiche. Un rammarico, quello del pediatra, che in realtà era già passato da tempo. La presentazione del libro, a cui ha partecipato anche il garante regionale dei detenuti Samuele Ciambriello, è stata anticipata da alcune letture di giovani studenti. Poi spazio al dibattito, moderato da Fabiana Sciarelli, per «la battaglia di civiltà» per la condizione dei figli di madri detenute. Discussione anche sulla proposta di legge Siani, approvata alla Camera ma rimasta poi lettera morta.