De Luca evoca la lotta armata, il centrodestra attacca: «Inaudito, va rimosso»

La replica di Sangiuliano: «Offende gratuitamente»

Il governatore Vincenzo De Luca
Il governatore Vincenzo De Luca
di Adolfo Pappalardo
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 8 Febbraio, 06:51
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È uno scontro sempre più duro quello tra Vincenzo De Luca e il governo. E, in particolare, contro i ministri Fitto e Sangiuliano ormai bersagli quotidiani del governatore in vista della manifestazione di Roma di metà mese. Con toni, sempre da parte dell'ex sindaco di Salerno, ormai cruenti se definisce i ministri «delinquenti politici» e «disturbati mentali» e incalza, rispetto al mancato riparto dei fondi Fsc, «siamo in guerra nei confronti di questo governo e più di questo posso solo fare l'appello alla resistenza e alla lotta armata». Al punto che Fratelli d'Italia, con i suoi parlamentari (Cangiano, Schiano, Iannone e Vietri), parla di misura ormai colma e chiede alla Schlein di intervenire. «De Luca ha oltrepassato ogni limite. Parla di lotta armata contro il governo, dichiarazioni inquietanti, senza precedenti nella storia della Repubblica. Il Pd prenda immediatamente le distanze da questo cialtrone», attacca Michele Schiano di Visconti, parlamentare e segretario provinciale del partito della Meloni. Anche il capogruppo di Fi al Senato, Maurizio Gasparri, non le manda a dire: «Più che il presidente della Campania, De Luca sembra il capo dei guerriglieri, il suo delirante appello alla lotta armata contro il governo è gravissimo e irresponsabile. De Luca va rimosso, merita quanto meno un ricovero in una casa di cura».

Ieri mattina De Luca convoca i giornalisti per discutere di edilizia popolare ma vira subito e attacca, come fa ormai da settimane, il governo per il mancato riparto dei fondi Fsc. «Faremo la manifestazione a Roma per chiedere un incontro al governo e al sedicente ministro Fitto per sbloccare i fondi. È paradossale: vogliono l'Autonomia ma non ci danno i soldi nostri. È un governo di disturbati mentali: vanno ricoverati», attacca.

E ancora: «Siamo in guerra con questo governo e più di questo posso solo fare l'appello alla resistenza e alla lotta armata. Per questo dico a tutti, sindaci, sindacati: mobilitiamoci per Roma, questo governo è espressione di delinquenza politica». Infine se la prende con i membri dell'esecutivo: è la Regione che decide sui soldi suoi non un ministro meridionale che ha tradito il Sud e un ministro a passeggio sui nostri territori». Con una coda, a margine della conferenza, contro il ministro della Cultura: «Dice che servono progetti concreti dalla Campania sui fondi? È un analfabeta di ritorno...». 

Per Gennaro Sangiuliano, in genere restio a rispondere agli attacchi da palazzo Santa Lucia, è il colmo. E, infatti, replica a stretto giro. «Il lucano De Luca, detto con il massimo rispetto verso gente operosa e colta come gli abitanti della Basilicata, schiacciato dal peso dei dati e dei fatti oggettivi, offende gratuitamente. La verità è che, in relazione ai Fondi per lo Sviluppo e la Coesione della programmazione 2014-2020, la Campania ha speso solo 3,5 miliardi dei 9,3 stanziati, pari al 37%. Dunque, si tratta di una cifra gigantesca inutilizzata che va nella direzione dell'abbassamento della qualità della vita dei cittadini campani», è l'incipit della replica puntuta di Sangiuliano. Che poi entra nei dettagli: «Autorevoli enti hanno dimostrato come quello a curarsi sia un diritto negato a tutti i campani nonostante la presenza di una delle migliori classi mediche e paramediche di riconosciuto valore in Europa. Questi ultimi sono tutti eroi che lottano quotidianamente in un mare di incuria e inefficienza, mentre i cittadini campani sono costretti a curarsi altrove». «Infatti il giudizio di parificazione del rendiconto generale della Regione emesso dalla Corte dei Conti sull'esercizio finanziario 2022, certifica testualmente come: La Campania è una delle regioni con il maggior tasso di mobilità passiva. Mentre l'obiettivo cardine sarebbe quello di garantire il 90 per cento delle cosiddette prestazioni sentinella. E sempre - sottolinea il ministro - dalla relazione della magistratura contabile si evidenzia che che per nessuna prestazione specialistica ambulatoriale di classe B viene conseguita la percentuale del 90 per cento».

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Per Sangiuliano, insomma, «la radiografia della Campania, purtroppo, ci mette davanti ad altre terribili situazioni: il sistema dei trasporti e della mobilità, il sistema viario e quello dei rifiuti. L'impegno del ministero della Cultura, con fattive realizzazioni, come il recupero del parco della Villa Floridiana, l'apertura del cantiere dell'ex Real Albergo dei Poveri e tante altre attività, tra queste la creazione dei nuovi musei autonomi, stridono con l'inconcludenza parolaia di De Luca». 

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