Incendio a Ischia, piromani in azione al Monte Epomeo: turisti e residenti evacuati nella notte a Forio

Distrutta la macchia mediterranea, le fiamme accerchiano strutture turistiche

l'incendio sul Monte Epomeo
l'incendio sul Monte Epomeo
di Massimo Zivelli
Lunedì 28 Agosto 2023, 11:15 - Ultimo agg. 29 Agosto, 10:30
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L'ennesimo sfregio all'isola d'Ischia. Fiamme, fumo denso, aria irrespirabile, decine di evacuati durante la notte e fra essi anche molti turisti. Ancora una volta ed in maniera premeditata, criminali piromani sono entrati in azione appiccando incendi sul versante a sud ovest del Monte Epomeo, causando la peggiore distruzione di macchia mediterranea degli ultimi decenni e mettendo in pericolo la salute di tante persone che la notte scorsa hanno vissuto ore di terrore per l'assedio delle fiamme e l'aria resa irrespirabile da dense coltri di fumo. 

L'incendio è stato come da copione purtroppo adottato da lungo tempo dai piromani, improvviso, forte e devastante con fiamme alte che sono arrivate a lambire un ristorante, una struttura turistica ed alcune abitazioni della zona e poi le nubi di fumo, che lentamente hanno reso irrespirabile l'aria per diversi chilometri sui pendii ad ovest del Monte Epomeo e fino al centro abitato di Forio, dove intorno alla mezzanotte persisteva dovunque una cappa oppressiva. 

Vigili del fuoco, Protezione civile e forze dell'ordine sono state al lavoro tutta la notte per circoscrivere il rogo esteso e per evacuare decine e decine di persone che solo verso le sei del mattino di oggi sono state fatte rientrare. Un vero e proprio inferno di fuoco che si è scatenato subito dopo 21 e 30 sul versante che sovrasta la frazione di Panza del comune di Forio, per poi spostarsi - alimentato dal vento - verso la zone dei Frassitelli e Falanga.

Ironia a parte, il grave espisodio che si è verificato, rappresenta oramai un triste "classico" per l'isola d'Ischia e per Forio in particolare. 

I piromani agiscono infatti in maniera calcolata, secondo piani studiati alla perfezione per mettere a segno le loro azioni criminali e sconsiderate, senza dover correre rischi di rimanere coinvolti o essere colti con le mani nel sacco. Per attizzare i roghi infatti si attende puntaulmente l'ultima domenica di agosto (che coincide con il grosso del controesodo dei vacanzieri) per operare indisturbati mentgre le forze dell'ordine sono costrette a presidiare altri punti del territorio isolano.

Per entrare in azione poi, si attende il calare delle tenebre in maniera tale che gli elicotteri o i mezzi aerei antincendio non possono essere operativi e si scatena l'inferno delle fiamme appiccando il rogo nei punti più inaccessibili anche ai soccorsi via terra. Il vento poi compie il resto dell'opera e el fiamme dilagano per ogni dove.

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«Siamo stati circondati dalle fiamme e da una fitta coltre di fumo che ci ha costretto a chiuderci all'interno della nostra struttura per non rischiare di finire soffocati dall'aria bollente ed irrespirabile», racconta scioccata Lucia Besenzoni, proprietaria della tenuta e resort C'est La Vie. «Abbiamo atteso fin quando ci è stato possibile nel timore che l'incendio potesse attaccare le strutture residenziali, la tenuta ed i nostri vigneti, ma abbiamo fatto allontanare con l'aiuto dei vigili del fuoco, della protezione civile e delle forze dell'ordine tutti i turisti presenti all'interno delle nostre villette, fra cui anche alcune famiglie di turisti americani. Poi alla fine siamo stati evacuati anche noi, come decine di altre persone dalle loro abitazioni presenti in questa porzione di territorio. È vergognoso che ogni anno e sempre in questo stesso angolo così bello dell'isola d'Ischia, accada questa cosa terribile per mano di piromani criminali. ieri sera e durante tutta la notte qui sono stati all'opera decine e decine di persone fra vigili del fuoco, protezione civile, volontari e forze dell'ordine. Un ringraziamento speciale lo voglio fare - ha concluso Besenzoni - ai carabinieri che ci hanno aikutato tantissimo nella fase della evacuazione, così come al sindaco di Forio Stani Verde e al presidente della Federalberghi Luca D'Ambra, che sono stati a lungo presenti sul posto e ci hanno anche messo a disposizione le camere di albergo per trascorrere la notte in sicurezza, lontani dal rogo».

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