Ischia flagellata dal vento, lidi balneari spazzati via dalla violenta mareggiata

L'ira dei gestori degli stabilimenti

Mareggiata a Ischia
Mareggiata a Ischia
di Massimo Zivelli
Giovedì 31 Agosto 2023, 10:14
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Ci sono anche danni strutturali agli stabilimenti balneari nel bilancio della mareggiata che l'altra notte ha investito Ischia, flagellando coste e spiagge, a riprova del fatto che la fragilità idrogeologica dell'isola non è solo al Monte Epomeo e nelle aree interne, ma soprattutto un problema che riguarda la fascia costiera. Al lido d'Ischia le forti ondate che si sono abbattute in zona hanno mandato a pezzi gran parte della struttura del Bagno Medusa e Luca, il gestore della concessione, che da tempo lamenta «l'assenza di scogliere protettive in grado di attenuare la potenza distruttiva delle onde perché non è la prima volta che la struttura subisce danni».

La mareggiata che investì Ischia ai primi di agosto distrusse un lido alla spiaggia degli Inglesi. Nelle ultime ore, in conseguenza della forte perturbazione, le onde oltre che al lido dì Ischia hanno causato danni sul versante di Forio: dalle spiagge di Citara e Cava dell'isola, fino a quella di San Francesco.

«Il problema è comune a tutta l'isola ed è per questo che dovrà essere gestito assieme a tutte e sei le nostre municipalità e non più in maniera autonoma come è successo nel passato e con i risultati che continuano ad essere sotto gli occhi di tutti», commenta il sindaco di Ischia, Enzo Ferrandino, che ricorda come nel 2017, su input del suo predecessore ed attuale sindaco di Casamicciola, Giosi Ferrandino, venne sottoscritto un protocollo d'intesa fra i sei Comuni isolani per attuare un piano generale di protezione delle coste e di ripascimento degli arenili, da sottoporre poi a finanziamento regionale ed esecuzione dei lavori a cura della Città Metropolitana che è titolare di questa tipologia di interventi su aree di propria competenza demaniale.

«Dal 2017 ad oggi, si dirà che - continua il sindaco - sono già passati sei anni. Ed è vero, purtroppo le procedure amministrative sono lente e complesse. Basti pensare che solo nel 2020 si era costituita l'associazione temporanea di professionisti ai quali è stato poi nel 2021 affidato il compito di predisporre quella progettazione generale sulla base della quale poi il cartello dei Comuni, attraverso la capofila Lacco Ameno, avvierà la richiesta di finanziamento».

Fin qui le "vie" ordinarie, dunque. Poi ci sono quelle straordinarie e che riguardano i casi di Casamicciola e Forio, dove a stabilire interventi in somma urgenza per i disastri che sono avvenuti a seguito delle frane, è stato il Commissario di Governo per la ricostruzione post sisma e per l'emergenza idrogeologica. Milioni di euro sono stati messi a disposizione per decreto di Giovanni Legnini, per il risanamento e la messa in sicurezza dei litorali di Casamicciola e Forio. La prima devastata lungo la costa dalle frane staccatesi dal Monte Epomeo, la seconda dalle potenti mareggiate che flagellarono la costa a ovest dell'isola nell'autunno scorso, facendo crollare dapprima il muraglione in cemento armato di protezione fatto eseguire dalla Città Metropolitana appena quattro anni prima e successivamente determinando cedimenti e smottamenti dei costoni naturali lungo tutta la litoranea che da Punta Soccorso porta fino alla baia di Citara.

Due chilometri di costa diventati assai pericolosi e che da mesi impongono la viabilità a senso unico sulla strada soprastante con pesanti disagi per la mobilità e per la fruizione turistica del territorio, Nel piano di Legnini e del suo staff quindi, sia a Casamicciola che a Forio, si prevedono consistenti opere a terra e a mare per mettere in sicurezza tutto e in prospettiva anche per creare opportunità di turismo balneare.
 

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