Ischia, incendio sul Monte Epomeo: in fumo 10 ettari di verde

Notte di paura, famiglie evacuate per precauzione

ll rogo sul Monte Epomeo
ll rogo sul Monte Epomeo
di Massimo Zivelli
Martedì 29 Agosto 2023, 08:10 - Ultimo agg. 13 Settembre, 17:08
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Fra le vittime che potevano esserci e i disastri che si annunciano con l'arrivo delle piogge torrenziali, i piromani che l'altra notte hanno scatenato l'incendio più vasto nella storia del Monte Epomeo, hanno di che rallegrarsi per la loro azione sconsiderata. Dieci ettari di macchia mediterranea e sottobosco in cenere, paura per decine di evacuati fra i quali molti turisti, una cappa insopportabile di fumo dal versante a sud ovest del monte fino al mare, che ha appestato l'aria per ore e provocato problemi di respirazione a migliaia di persone.

Scene da incubo vissute a seguito dell'ennesimo sfregio perpetrato la notte scorsa ai danni dell'isola, dove per l'ennesima volta, in maniera premeditata, i piromani sono entrati in azione appiccando incendi che hanno messo in pericolo la vita e la salute di tante persone. Adesso la paura è che con il territorio ancora una volta devastato, alle prossime piogge torrenziali più alto sarà il rischio di smottamenti e frane.

Vigili del fuoco, Protezione civile e forze dell'ordine sono state al lavoro tutta la notte per circoscrivere il rogo esteso e per evacuare decine e decine di persone che solo all'alba di ieri sono state autorizzate al rientro presso abitazioni e strutture ricettive della zona interessata dal disastro.

Un inferno di fuoco che si era scatenato in tarda serata sul versante che sovrasta la frazione di Panza di Forio, per poi spostarsi - alimentato dal vento - verso la zone dei Frassitelli e Falanga. Chiarissima come in tutti gli episodi del genere che si sono verificati negli ultimi decenni, la matrice colposa e criminale. I piromani agiscono infatti in maniera calcolata, secondo piani studiati alla perfezione per mettere a segno i piani, senza correre rischi di rimanere coinvolti o essere colti con le mani nel sacco. Per attizzare i roghi infatti attendono come sempre l'ultima domenica di agosto (che coincide con il grosso del controesodo dei vacanzieri) per operare indisturbati mentre le forze dell'ordine sono costrette a presidiare altri punti del territorio isolano. Al calare delle tenebre, quando elicotteri e mezzi aerei antincendio per motivi di sicurezza non possono operare, gli incendiari entrano in azione e scatenano l'inferno appiccando il fuoco nei punti più inaccessibili anche per soccorsi via terra. Il vento poi fa il resto.

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«Siamo stati circondati dalle fiamme e da una fitta coltre di fumo che ci ha costretto a chiuderci nella nostra struttura per non rischiare di finire soffocati dall'aria bollente e irrespirabile», racconta scioccata Lucia Besenzoni, proprietaria della tenuta e resort C'est La Vie. «Abbiamo atteso fin quando ci è stato possibile nel timore che l'incendio potesse attaccare le residenze, la tenuta e i nostri vigneti, mentre con l'aiuto di vigili del fuoco, protezione civile e forze dell'ordine tutti i turisti presenti nelle nostre villette venivano evacuati. Verso l'una di notte anche noi siamo stati evacuati assieme ad altre decine di persone. Vigili del fuoco, protezione civile, volontari e forze dell'ordine hanno lavorato tutta la notte, ma un ringraziamento speciale lo voglio fare - ha concluso Besenzoni - ai carabinieri che ci hanno aiutato nella fase della evacuazione». Dura la reazione del deputato dei Verdi, Francesco Borrelli. «È ora di dire basta alle azioni criminali. Ischia è patrimonio da tutelare».
 

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