L'Asl Napoli 2 porta i prof in pediatria: «Un successo la scuola in ospedale»

Gli insegnanti per i bambini ricoverati nei reparti pediatrici di Pozzuoli

Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli
Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli
Venerdì 2 Febbraio 2024, 19:46
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Ogni giorno entrano nel reparto di pediatria dell’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli. Non sono medici, né infermieri. Sono maestre che con camice, guanti, mascherina, visiera e soprattutto tanti libri, penne e fogli fanno lezione ai bambini ricoverati. Perché farlo dal vivo, nel loro caso, è una sfida ancora più grande. Ogni mattina, armati dello stesso entusiasmo e del suo carrello pieno di libri e giochi, inizia la giornata con i bambini ricoverati nei reparti pediatrici di Pozzuoli.

Luisa Bove, Ilaria Siletti e Federica Scotto di Luzio sono le insegnanti della «scuola in ospedale» che dipendono dall’ufficio scolastico regionale guidato da Ettore Acerra e che hanno trovato, immediatamente, l’appoggio di Mario Iervolino, il direttore generale della Asl Napoli 2 Nord che non ha esitato a spalancare le porte al progetto e delle corsie. «È una iniziativa che consente di fare da ponte con la normalità - dice Iervolino -. Garantiamo il diritto allo studio, ma soprattutto aiutiamo i bambini a spostare l’attenzione dalla loro malattia su altro per qualche ora. Lavoriamo sulle loro emozioni, sulla loro creatività. Grazie al fondamentale contributo della scuola Pergolesi di Arco Felice».

Ed è la direttrice dell’istituto comprensivo 4 Pergolesi Francesca Coletta che coordina le attività didattiche all’interno del nosocomio della Schiana dove Concetta Sarnataro è la direttrice. «Ogni giorno con le nostre insegnanti dobbiamo creare delle iniziative differenti - spiega la preside - tenendo conto della condizione del bambino, della sua terapia e di cosa si può effettivamente fare. Continuare l'attività didattica in ospedale li fa sentire bambini come gli altri e sono loro a cercare gli insegnanti.

Noi siamo fieri di questo progetto».

La mattina dalle 8,30 le insegnanti vanno nei reparti e dividendo i bambini in piccoli gruppi iniziano la lezione che molto spesso è individuale. Dall’italiano alla matematica, dalla storia alla geografia, dall’inglese alla religione e al disegno. Il carico emotivo è enorme ma anche le soddisfazioni per la grande voglia di partecipazione da parte dei bambini. «A volte non conta insegnare, ma riuscire a interessarli, a distrarli. Ma importante anche sostenerli nelle lezioni, per non farli restare troppo indietro rispetto ai compagni. L’interazione con la propria classe è costante. Per questi bimbi rappresentiamo una grande opportunità», dice la coordinatrice e referente, Luisa Bove. L’accordo con la Asl apre le porte ad altre iniziative in questa direzione.

«La scuola è il fondamentale contatto con la normalità, con la vita» dice Luigi Manzoni, il sindaco di Pozzuoli. «La scuola nell’ospedale Santa Maria delle Grazie ci rende assai orgogliosi perché istruzione e salute non sono scindibili, l’apprendimento è parte del processo di guarigione», dice il primo cittadino. L’ufficio regionale scolastico si prepara a rendere il servizio sempre più capillare. «Si tratta di una didattica diversa – dicono le insegnanti – modulata sulle esigenze degli studenti, che deve tenere conto delle terapie». Sono già una trentina gli studenti ricoverati coinvolti nel progetto dall’inizio del nuovo anno. Dai 5 ai 14 anni. Non un semplice progetto ma una scuola a tutti gli effetti.

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