Liceo Plinio di Castellammare, al flash mob degli studenti l'abbraccio tra preside e prof aggredita

Solidarietà con la docente di inglese aggredita dalla madre di una studentessa

Il flash mob contro la violenza
Il flash mob contro la violenza
di Fiorangela d'Amora
Domenica 2 Aprile 2023, 09:46 - Ultimo agg. 11:20
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«Abbiamo subito una violenza, come studenti del Plinio e come alunni della professoressa Celotto». In piazza ieri pomeriggio c'erano loro, i ragazzi che ogni mattina siedono tra i banchi del liceo classico Plinio Seniore e che si sono ritrovati in villa comunale rispondendo all'invito del dirigente del terzo circolo San Marco Pasquale Iezza e dell'associazione Stabiae città sostenibile.

La scuola per la scuola, con l'obiettivo di riportare al centro i ragazzi e l'alunna che ancora non è tornata tra i suoi compagni di classe, dopo l'aggressione da parte della mamma alla sua professoressa di inglese. «Anche se avesse avuto ragione la signora - spiega Angela, che frequenta il terzo anno dell'indirizzo socioeconomico - con la violenza non l'ha ottenuta.

Non sono questi i metodi e le azioni da mettere in campo». Stringono cartelli e abbracciano la loro docente, alcuni restano in silenzio, non c'è voglia di parlare di quello che è accaduto il 23 marzo scorso. «La nostra classe era in rotazione - spiega Antonio - non abbiamo assistito, fui informato da una nostra docente di quello che era successo la mattina. Siamo qui per difendere il nostro liceo e la nostra professoressa».

Lei, Lucia Celotto reduce da un altro flash mob che si è tenuto la mattina davanti alla sede principale del Plinio, è ancora scossa: «Stanotte non ho dormito - racconta - non sono serena. In questi giorni ho sporto denuncia nei confronti della signora che mi ha aggredito». Prima ancora era stata ascoltata per ore dall'ispettore inviato dall'ufficio scolastico regionale all'interno del Plinio. Ma ieri è stato il giorno degli abbracci e delle strette di mano anche con la preside Fortunella Santaniello che ha partecipato alla manifestazione del pomeriggio. «Doveroso per me essere qui - dice la dirigente - mi hanno invitato a questa manifestazione cittadina e quando si parla di non violenza il Plinio è in prima linea». Un saluto veloce con la professoressa Celotto, mai incontrata dopo l'aggressione, poi l'abbraccio tra l'applauso dei presenti.

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«Manca la ragazza che è la vera vittima di questa situazione - racconta la prof Liliana Longobardi, oggi in pensione - gli sforzi di tutti devono essere per lei, perché ritorni presto tra i suoi compagni di banco». Lo chiede la direzione e lo chiedono i suoi compagni. Poco più di un centinaio di persone ieri hanno fatto sentire la loro vicinanza e provato a spegnere i malumori e le tensioni di questi giorni.

«I ragazzi sono rassegnati alla violenza che vivono nella società, ma stavolta la sopraffazione è entrata a scuola - racconta la professoressa di religione Lia Verdoliva - questo è grave. Noi li prepariamo al futuro come comunità scolastica, vedere e sentire tante volgarità è stato per loro scioccante». Fabiana Esposito insegna scienze umane e come tante sue colleghe ha parlato con i suoi alunni di quanto accaduto che «non appartiene alla nostra platea, situazioni così non si sono mai viste al Plinio. Certo ci sono ragazzi più vivaci, ma mai si è arrivati a tanto». Tra i presenti il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Emilio Borrelli, che parla di una «battaglia di civiltà; Comune e direzione scolastica regionale si costituiscano parte civile e i responsabili siano duramente puniti».

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