Massa Lubrense, sullo scoglio del Vervece targhe per la pace di Russia e Ucraina

Stasera la consegna del premio al ministro della Cultura Sangiuliano

La Madonnina del Vervece con i sub che posizionano la corona di alloro
La Madonnina del Vervece con i sub che posizionano la corona di alloro
di Massimiliano D'Esposito
Sabato 9 Settembre 2023, 12:42 - Ultimo agg. 18:41
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Memoria religiosa per le vittime del mare sullo scoglio del Vervece, a largo del porto di Marina della Lobra, a Massa Lubrense. L'appuntamento è in programma domani durante la celebrazione della santa messa officiata da don Francesco Asti, preside della Facoltà Teologica dell'Italia Meridionale, nell'ambito della 49esima edizione della manifestazione «Madonnina del Vervece».

Numerose le nuove targhe collocate sulla parete emersa dello scoglio a metà strada tra Sorrento e Capri, testimone, nel lontano 1974, del record del mondo di profondità di apnea in assetto variabile di Enzo Maiorca sub siracusano e, dall'anno successivo, con la posa di una statua della Madonna su uno sperone a dodici metri di profondità, ai piedi della quale ogni anno sub civili e militari posano una corona di alloro.

Da allora il Vervece è considerato simbolo di fratellanza universale e «memoria storica» per giovani subacquei, eroi del mare, pionieri della subacquea, umili pescatori che “hanno perso la vita in mare” come recita la prima pietra collocata sul piccolo isolotto.

O in segno di pace, come avvenne nel lontano 1982 durante la guerra delle Falkland con la posa di due pietre del Regno Unito e dell'Argentina e domani, con la collocazione delle targhe di Russia ed Ucraina. 

E poi le «pietre» in ricordo di Michele Savarese il giovane tenente di vascello della marina militare scomparso nel giugno scorso, in mare, a La Spezia, durante un corso di specializzazione subacquea alla base del leggendario Comsubin «Teseo Tesei», di Ugo Manganaro, giovane professionale pescatore della Marina di Seiano di Vico Equense morto tragicamente durante un temporale, del professor Vittorio Galloro, medico specialista sempre disponibile ai bisogni dei pescatori di Marina della Lobra, Michele Borriello, sub innamorato del Vervece, Francesco Esposito, una vita in mare a bordo di navi della gloriosa flotta Lauro, Carlo Ciaravolo marinaio torrese, Mattia Lauro giovane video operatore subacqueo scomparso prematuramente.

A seguire le targhe dei Comuni, con quella di Sorrento (a perenne ricordo dei caduti in mare), di Sant'Agnello (Tu o Madonna del Vervece veglia su chi ha come ultima dimora gli straordinari fondali del nostro mare, fonte inestimabile per la nostra terra e per la nostra gente), di Piano di Sorrento (Mare nostro, custodisci le vite cadute, come le foglie sul viale), di Meta (a vivida testimonianza dei naviganti metesi che hanno perso la vita in mare e che ne solcano mari più impervi) e quella del Sorrento Calcio 1945.

Il prologo della manifestazione già questa sera con la consegna del Premio Vervece. «La cultura al di là di ogni barriera etnica o linguistica o religiosa unisce popoli e nazioni facendosi missionaria di Pace». È questa la sintesi della motivazione con cui la Fondazione Vervece ha attribuito il «Premio per la Pace» al ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, che vanta anche una lunga carriera giornalistica culminata con la direzione del Tg2 assunta nel 2018.

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La cerimonia è in programma alle ore 18, nella sala del Circolo Nautico Marina della Lobra. Durante la serata verranno inoltre consegnati i «Premi di Giornalismo Massimo Milone», al direttore del Roma, Antonio Sasso e a Carlo Gambalonga, già direttore vicario dell’Ansa, ed il «Premio Vervece per la Salvaguardia della vita Umana in Mare» al sergente della Capitaneria di porto Angelo Stasi ed agli skipper Franco De Gregorio e Maurizio Gargiulo.

Nel corso della cerimonia dal titolo «L’amore per il mare», in programma momenti con intrattenimento in versi e musica di Fulvio Palmieri e la realizzazione di una incisione ad acquaforte, stampata a mano col torchio calcografico, in tiratura limitata, da parte dell’artista Raffaele Mellino.

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