«Puteoli Sacra»: una nuova vita dopo il carcere attraverso l'arte e la bellezza

Il progetto di impresa sociale coinvolge ragazzi e donne provenienti dall’area penale

Le ragazze del progetto Puteoli Sacra
Le ragazze del progetto Puteoli Sacra
Mercoledì 21 Giugno 2023, 10:36
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Il progetto di impresa sociale al Rione Terra coinvolge ragazzi e donne provenienti dall’area penale: in 2 anni ne sono stati formati 16 e avviati 8 al lavoro. Due anni fa al Rione Terra di Pozzuoli fu inaugurata la prima esperienza in Europa a prevedere la gestione di un patrimonio archeologico e storico-artistico da parte di ragazzi e donne provenienti dall’area penale.

Si tratta del progetto “Puteoli Sacra” che segna un importante traguardo ossia quello di aver formato 16 soggetti con il contributo prezioso dell’ente di formazione Gesfor, dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e dei professionisti di Storie di Napoli, e di averne avviati 8 al lavoro con contratti di tirocinio e apprendistato che potranno essere trasformati in contratti a tempo indeterminato con la Cooperativa Regina Pacis.

Il tutto in linea con la mission di impresa sociale che si propone di costruire un sistema integrato di servizi volti alla valorizzazione del patrimonio archeologico e storico-artistico contenuto nelle pertinenze diocesane del Rione Terra di Pozzuoli, dimenticato per oltre cinquanta anni insieme alle storie di vita di giovani e donne a rischio di emarginazione sociale.

Il percorso formativo di questi giovani e donne di area penale è affidato alla Gesfor tramite l’orientamento professionale e la formazione polivalente che comprende elementi di approntamento degli spazi museali e assistenza all’utenza museale, abilità tecniche utili alla manutenzione del sito, servizio di catering per eventi culturali.

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L’Accademia avvia una formazione specifica e tutoring per le guide pastorali, facendo del patrimonio simbolo di riscatto territoriale e di valorizzazione culturale un modello di reinserimento sociale attraverso l'arte e la bellezza. Le lezioni pratiche prevedono laboratori didattici e progettuali in grado di stimolare i beneficiari nella ideazione di allestimenti, mostre e eventi culturali in cui ritrovarsi, esprimersi e promuovere il sito in vista di una sempre maggiore autonomia. Storie di Napoli fornisce elementi di comunicazione efficace per narrare in modalità originale e nuova la bellezza che salva.

Il progetto, inaugurato il 25 giugno del 2021 dall’allora presidente della Camera dei Deputati Roberto Fico, ha ospitato a settembre dello stesso anno anche il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. «Le motivazioni che spingono ragazzi e donne di area penale ad abbracciare il nostro progetto sono molte diverse, più o meno decise e sincere e contemplano la voglia di riscatto dopo anni di detenzione, il tentativo di sperimentarsi in qualcosa di diverso dalle esperienze passate», racconta Danilo Venditto, coordinatore dell’area educativa.

Sabato 24 giugno alle 10.30 presso la Basilica Cattedrale del Rione Terra di Pozzuoli, si terrà un momento di condivisione del percorso e presentazione delle progettualità future, alla presenza di Gennaro Pagano, Margherita Di Giglio, magistrato di sorveglianza dei minori, Samuele Ciambriello, garante regionale delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale.

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