Qualiano, si arrampica sul balcone e minaccia di morte tutti (anche i carabinieri)

56enne in manette, emersi oltre 20 anni di violenze

Volante dei carabinieri
Volante dei carabinieri
Giovedì 25 Gennaio 2024, 10:45
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La notte dei carabinieri di Qualiano è iniziata intorno all’una, quando al 112 una voce ha raccontato di un uomo sul balcone di un’abitazione.

Urlava e tentava di aprire gli infissi, qualcun altro faceva di tutto per impedirglielo.

Quando i militari sono arrivati all’indirizzo segnalato, l’uomo era ancora lì. Evidentemente ubriaco, minacciava la moglie e i figli all’interno. Ne aveva anche per i carabinieri.

Gridava che avrebbe sgozzato la moglie e buttato i pezzi in una valigia.

Ai militari suggeriva che sarebbe stato meglio arrestarlo o li avrebbe picchiati e bruciato tutto. Il 56enne è finito effettivamente in manette e dovrà rispondere di maltrattamenti in famiglia e minaccia a pubblico ufficiale.

Secondo quanto ricostruito, l’uomo sarebbe rientrato a casa da solo intorno alle 16. La moglie - avrebbe detto ai figli - era nel garage, riversa a terra priva di sensi. Senza perdere un attimo, i due figli hanno raggiunto la donna e, temendo che le sue condizioni fossero imputabili al padre, l’hanno portata in ospedale. Dimessa dopo qualche ora senza alcuna prognosi, la donna è salita nell’auto del marito arrivato al pronto soccorso dopo qualche minuto. I figli, invece, sarebbero tornati indietro in un’altra macchina.

Lungo la strada, però, i due hanno visto l’auto dei genitori ferma con le portiere aperte. La madre era a terra e il padre la prendeva a schiaffi. Soccorsa ancora una volta, la vittima è tornata a casa con i due ragazzi. L’uomo si è allontanato da solo. 

Poi il rientro.

Il 56enne ha provato ad entrare in casa, accompagnando il suo rientro con minacce di morte e insulti. I figli hanno bloccato la porta d’ingresso ma l’uomo non si è arreso. Si è arrampicato fino al balcone e ha provato a entrare dalla finestra della cucina. Bloccata anche quella, il 56enne è rimasto sul terrazzino fino all’arrivo dei carabinieri.

Dalla denuncia sarebbero emersi decenni di violenze, oltre 20 anni di matrimonio e vessazioni mai denunciate. Il 56enne è stato portato in carcere, in attesa di giudizio.

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