«La riscoperta e la valorizzazione dei monumenti abatesi e del patrimonio archeologico presenti a Sant'Antonio Abate passano dalle mani dei nostri ragazzi». A dirlo è Ilaria Abagnale, sindaca di Sant'Antonio Abate, all'indomani della conclusione del progetto dedicato alla scoperta della storia conservata fra le mura dell'antica Chiesetta di Sant'Antonio Abate di Vienne e dell’inserimento del QR code sulle tabelle dei principali siti storici e archeologici del territorio, che racconteranno ai turisti le belle di Villa Cuomo, sito di epoca romana, e delle chiese abatesi. Le due iniziative si inseriscono nell'ambito del maggio “Mese della Cultura Abatese”.
«Grazie all'impegno instancabile degli studenti dell'Istituto Comprensivo Forzati e alla guida del dirigente scolastico Paola Vigogna, e dell'artista e scultore, nonché professore d'arte, Placido Cali abbiamo ottenuto a patrimonio pubblico opere d'arte che raccontano con maestria la vita di un'epoca passata, risalente all’antica Roma.
Attraverso l'uso della ceramica e l'impiego di prodotti naturali, gli studenti hanno dato vita a repliche di antiche zappe, brocche, bicchieri, balsamari, lucerne, tegami e tanto altro di epoca romana. Inoltre, il professor Vincenzo D’Aniello ha presentato ai ragazzi il progetto realizzato in cooperazione con il ricercatore Gerardo Sorrentino e con il professor Giovanni Alfano, a nome del Movimento Associativo Agorà Abatese: l’inserimento di QR code sulle tabelle dei principali siti storici e archeologici del territorio di Sant'Antonio Abate.
«Ciò permetterà a tutti i visitatori di accedere facilmente a informazioni dettagliate sulle meraviglie che ci circondano come, ad esempio, villa Cuomo in via Casa Salese, le principali Chiese, Parrocchie, Santuari e Templi votivi presenti sul nostro territorio. L'arte e la conoscenza dei nostri luoghi sono il legame che ci unisce come comunità e testimoniano l'amore che nutriamo per la nostra terra. Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo straordinario progetto e che continuano a sostenere la nostra missione di preservare la nostra identità storica e culturale», aggiunge la prima cittadina abatese.