Stupro al parco Verde di Caivano, don Maurizio Patriciello: «C'è un clima di morte e di deserto»

L'appello alla premier Meloni: «Non lasciamo soli i bambini del quartiere»

Don Maurizio Patriciello
Don Maurizio Patriciello
Domenica 27 Agosto 2023, 15:13 - Ultimo agg. 23:29
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Quando accadono «queste storie nessuno può lavarsi le mani e dire: io non c'entro». Dinanzi a poche decine di fedeli don Maurizio Patriciello, parroco della chiesa del Parco Verde di Caivano Caivano, ha usato parole dure. Dopo la vicenda della violenza ai danni due bambine - emersa venerdì scorso - ha chiamato tutti alla corresponsabilità. Lo ha fatto durante l'omelia pronunciata nel corso della messa di questa mattina, in una chiesa semivuota. 

Una dura condanna del silenzio: «Quando vediamo nel tempo vediamo qualcosa che non va ci voltiamo dall'altra parte pensando che è meglio che ci facciamo i fatti nostri».

Don Patriciello ha poi parlato delle emergenze del quartiere ma anche della voglia di riscatto di tanti, cominciando da quelli che hanno il coraggio di denunciare.  

 

Durante la messa ha chiamato accanto a sé un ragazzino che insieme ad altri quattro, con il sacerdote, fu ricevuto dal Presidente della Repubblica. E quel ragazzo dinanzi a Mattarella raccontò che ogni mattina per raggiungere la scuola, scendendo da casa, doveva superare cinque piazze di spaccio.

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C'è un mondo complesso, a Caivano. Don Maurizio lo conosce bene ma è forse l'unico che ha ancora ha voglia di capirlo. «Se ho speranza che qui le cose possano cambiare? Sono un credente, sono condannato alla speranza», dice. 

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