Forcella, l'appello dei residenti al sindaco di Napoli: «Via i cassonetti, vogliamo la differenziata»

Scempio in una strada dove transitano molti turisti

La batteria di cassonetti a Forcella
La batteria di cassonetti a Forcella
di Antonio Folle
Mercoledì 6 Settembre 2023, 17:37
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La terribile "batteria" composta da ben 11 cassonetti per la raccolta dei rifiuti che da anni troneggia sotto le altrettanto brutte impalcature post-terremoto che caratterizzano il quartiere di Forcella da quarant'anni tornano a far parlare di se, ovviamente in negativo. Nonostante il quartiere di Forcella, per la sua storicità e per la centralità geografica - quasi perfettamente al centro tra il cuore antico della città e la porta d'ingresso rappresentata da piazza Garibaldi - sia tra i più attivi dal punto di vista turistico, l'apparentemente semplice problema legato alla presenza di quella orribile fila di cassonetti continua a restare irrisolto.

E non è una esagerazione quando si parla di vero e proprio scempio ai danni del territorio. La batteria di cassonetti, infatti, per molti incivili del centro storico rappresenta una vera e propria "calamita" che attira ogni giorno enormi quantità di rifiuti indifferenziati che giacciono per giorni interi fino ad arrivare, in molti casi, ad occupare un intero marciapiede. 

Una tematica, quella dei rifiuti a Forcella, che i residenti hanno tentato più volte di affrontare a livello istituzionale senza, però, ottenere alcuna risposta concreta. Quando i rifiuti diventano veramente troppi Asìa interviene, ma si tratta di interventi quasi sempre estemporanei che non riescono a tenere testa all'enorme quantità di rifiuti che staziona a via Forcella, strada principale del quartiere, percorsa ogni giorno nei due sensi da migliaia di turisti. 

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E ancora una volta i cittadini si rivolgono alle istituzioni per cercare di ottenere una soluzione al problema. La proposta dei cittadini - proposta già inoltrata più volte anche all'amministrazione arancione targata de Magistris - è quella di "delocalizzare" i cassonetti in vari punti del quartiere per evitare la formazione dell' orribile discarica che fa il pari con le impalcature della vergogna installate per sostenere i palazzi pericolanti subito dopo il terremoto dell'80 e mai più rimosse. 

Stavolta i residenti hanno bypassato la Municipalità, rivolgendosi direttamente al sindaco Manfredi.

Negli scorsi giorni, infatti, il comitato "Rinascita di Forcella" ha inviato una nota al primo cittadino rinnovando la proposta di "sparpagliare" i cassonetti e, soprattutto, di cominciare ad estendere il servizio di raccolta differenziata anche a Forcella. 

Solo il potenziamento della rete di raccolta differenziata, infatti, può rappresentare un argine alla sovrapproduzione di rifiuti che deriva anche dall'aumento delle presenze turistiche in città. Da questo punto di vista, però, il capoluogo partenopeo ha ancora molti passi avanti da fare. Secondo gli ultimi dati presenti sul sito di Asìa la percentuale di raccolta differenziata si attesta ancora su un poco lusinghiero 38,6 %, con un aumento di poco meno di un punto percentuale rispetto ai dati relativi al 2022, quando la percentuale si attestava su 37,8%. Un dato ben lontano, per usare un eufemismo, dal 70% promesso dall'allora sindaco de Magistris nei suoi primissimi tempi al timone di palazzo San Giacomo.

Ancora troppo poco per far fronte alle esigenze di una città dove il turismo - e il relativo numero di persone presenti in città - è in prepotente espansione. Roma, che pure tanti problemi lamenta sul fronte della raccolta dei rifiuti, precede Napoli con una percentuale che per il 2022 si attestava intorno al 46%. Inarrivabile Milano, con un dato che vede il capoluogo meneghino al primo posto tra le tre grandi città italiane con un dato che si attesta intorno al 63%. 

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