Medici d'urgenza a Napoli: «Ci includano in riorganizzazione Asl»

La protesta dei sindacati

Medici d'urgenza a Napoli: «Ci includano in riorganizzazione Asl»
Sabato 3 Febbraio 2024, 17:19
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«Gli 'eroi' silenti continuano a erogare cure non lasciando indietro nessuno, senza proclami, senza bisogno di spettacolarizzare il proprio lavoro, né di cercare inutili e sterili atti di 'captatio benevolentiae', ma solo chiedendo mestamente e dignitosamente di essere rispettati, come persone e come professionisti». Così le organizzazioni sindacali della medicina di urgenza in Campania lanciano "ancora una volta - si legge nella nota - la nostra idea di condivisione e collaborazione non corrisposta, senza la quale la fase più delicata post pandemia, quella della riorganizzazione delle cure, non ha avuto luogo. Lo facciamo rappresentando le parti sociali direttamente convolte, sempre onesti, inflessibili e indipendenti e continueremo a denunciare le inadempienze perpetrate dall'ASL nei confronti di tutti i colleghi che hanno coraggio e voglia di ripartire".

I rappresentanti di ANAAO ASSOMED, CIMO-FESMED-ANPO, AAROI EMAC, CGIL FP Medici e Dirigenti Sanitari, FVM, FEDERAZIONE CISL MEDICI e UIL FPL MEDICI hanno organizzato un'assemblea con conferenza stampa martedì 6 febbraio alle ore 12 all'Aula Multimediale della Palazzina Direzione dell'Ospedale del Mare e ribadiscono "che solo la forza delle idee condivise può portare risultati che vadano nell'ottica di quel miracolo campano più volte millantato ma mai verificato" e spiegano che il sistema sanitario della ASL Napoli 1 Centro ha necessità di: "un nuovo dialogo tra istituzioni e parti sociali, unico vero modus operandi che può portare ad offrire a tutti i Cittadini cure di qualità; avere un piano dei fabbisogni che sia preceduto da un confronto costruttivo con le parti sociali, per porre fine a soluzioni estemporanee di problematiche annose e quanto mai cogenti;

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superare la gravissima carenza di Dirigenti Medici nell'Area dell'Emergenza e le aggressioni al Personale: con azioni immediate e non spot, a tutela dei Lavoratori e dei Cittadini; affrontare l'atavica inadempienza da parte dell'Azienda: al conferimento degli Incarichi Dirigenziali e all'attuazione delle norme contrattuali, con la doverosa costituzione degli Organi Consultivi previsti per il governo aziendale; sostenere con i fatti nelle mancate gratificazioni professionali e incentivazioni sull'attività aggiuntiva, pilastro oramai della continuità delle cure, prevista per legge".

I sindacati chiedono infine "che venga assicurato un vero Piano Aziendale di Programmazione e Pianificazione, non legato alle sole parole e spot, per i tutti i Sanitari della dipendenza e Convenzionati". 

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