Napoli: gazebo Verde al Vomero, le associazioni in difesa degli alberi

Napoli: gazebo Verde al Vomero, le associazioni in difesa degli alberi
di Melina Chiapparino
Sabato 16 Novembre 2019, 15:32
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«Dar voce agli alberi». Questo è stato uno degli slogan che hanno caratterizzato la manifestazione indetta questa mattina, dalla rete di associazioni promotrici del “Gazebo verde” nel cuore del Vomero. Un’iniziativa per raccogliere segnalazioni e criticità sulle condizioni delle alberature partenopee e realizzare il libro bianco da consegnare all’amministrazione comunale per documentare lo stato critico della vegetazione ammalorata e la carenza di manutenzione e potature. Nel gazebo, allestito in via Scarlatti e aperto alla cittadinanza dalle 8 fino alle 14, i rappresentanti del “Comitato per la difesa del verde urbano” hanno continuato la raccolta, giunta a 2000 firme, per la petizione che dichiara lo stato di emergenza del verde cittadino e sponsorizzato un’altra iniziativa per pungolare le istituzioni.

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«Nelle ultime tre settimane sono caduti 7 alberi a Napoli, di cui 5 nel quartiere Vomero che presenta dei rischi maggiori per l’alta concentrazione di platani- ha spiegato Maria Teresa Ercolanense, presidente del comitato – stiamo chiedendo a tutti i cittadini di scaricare le emoticon che abbiamo messo a disposizione sulla pagina facebook per “etichettare” gli alberi che ci vogliono segnalare per lo stato di sofferenza o il pericolo di caduta di rami e instabilità dell’arbusto, faremo un reportage fotografico da allegare alla petizione». Già da questa mattina, molti degli alberi presenti tra via Luca Giordano e via Scarlatti sono stati etichettati dai manifestanti con le emoticon fissate col nastro adesivo sui tronchi dove si leggevano le scritte:  «nessuno ci cura» e «stiamo soffrendo», un modo per attirare l’attenzione dei passanti ma soprattutto lanciare l’ ennesimo messaggio alle istituzioni.
 


«La nostra azione è quella di sentinelle del territorio e vogliamo coinvolgere sempre più cittadini in questa mappatura del verde- sottolinea Francesco Tenuta dell’associazione “Noi ci siamo” - in particolare, abbiamo analizzato le condizioni del polmone verde della Floridiana dove si registra un’emergenza estrema con la presenza di molti arbusti recintati ma non curati, si è pensato ai fondi per restaurare il museo interno alla Floridiana ma nessuna risorsa è stata destinata al prezioso patrimonio arboreo». La colpa, secondo i manifestanti è da imputare «a una macchina amministrativa comunale che non funziona ed è carente  nelle funzioni del comando, sulle competenze e del controllo del verde urbano» dice Elpidio Baldascino di “Noi ci siamo” che ha assistito in prima persona, alla caduta di un albero al Vomero.

«Bisogna insistere sul concetto che il problema non è la presenza del verde che è esclusivamente un patrimonio importante ma l’impreparazione e la mancanza di assistenza delle aree arboree in città- specifica Marco Ferruzzi dell’associazione “Kmarin”-  abbiamo documentato situazioni dove l’abbattimento di alberi non è stato neanche autorizzato dal Comune come è avvenuto davanti a una casa vesuviana a Barra, questo perché manca del tutto il controllo». Le segnalazioni registrate nell’arco della mattinata dalle associazioni sono state riportate nel libro e molte hanno riguardato il territorio del Vomero ma, il tour del gazebo verde, continuerà nei prossimi mesi negli altri quartieri della città.

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«Ho segnalato la situazione di via Pietro Castellino dove la maggior parte del marciapiede è incrinato e completamente in dissesto per le radici degli alberi di cui nessuno si cura- ha detto Fulvio Cucuniello, un residente della zona- nel quartiere ci sono molti anziani e abbiamo documentato i vari incidenti causati dalla pavimentazione saltata ma il Comune non ci ha risposto neanche quando gli abbiamo inviato una raccomandata con ricevuta di ritorno chiedendo aiuto». Insomma, l’emergenza per le associazioni non solo è critica ma è destinata a peggiorare con la possibile caduta di altri alberi con l’incalzare dell’inverno e delle piogge. «Il problema del consumo del suolo e della distribuzione del verde va preso in carico seriamente perciò abbiamo deciso di fare rete- afferma Enrico De Marco dell’associazione “Terra Dea” - siamo venuti da San Giorgio a Cremano perché allargheremo la protesta il più possibile».

L’elenco dei problemi esposto dalle associazioni, è lungo ma le richieste da sottoporre al Comune di Napoli sono sintetiche e precise: «Vogliamo un censimento del verde, come quantità e stato di salute degli alberi, che potrebbe essere fatto dalle municipalità, ciascuna per il suo territorio di competenza – conclude Annamaria De Bono del Comitato per la difesa del verde urbano- subito dopo pretendiamo una programmazione con il calendario degli interventi».
 
 

Alla manifestazione del gazebo verde hanno aderito, questa mattina, Alessandro Capone, consigliere Pd della quinta municipalità che ha proposto una «partnership con i privati, sia interi condomini che singoli commercianti, che si stanno offrendo per fornire le risorse economiche per le potature» e Diego Venanzoni, consigliere comunale del Pd che ha espresso la solidarietà alle associazioni, criticando la lentezza dell’amministrazione comunale. «Bisogna sollecitare l’amministrazione centrale che è in un ritardo cronico nella cura del verde- ha tuonato Venanzoni- De Magistris non può affidarsi all’allerta meteo senza dare risposte e azioni concrete a un’emergenza che sta rischiando anche di causare una psicosi collettiva perché la gente ha paura della caduta degli alberi».

Infine, a disposizione della cittadinanza, nel gazebo verde, c’era l’agronomo che ha stilato il documento, presentato alla quinta municipalità per documentare la necessaria e urgente potatura delle aree arboree al Vomero. «Sono necessari interventi di potatura per armonizzare il volume degli alberi, questa è la prima mossa per evitare sbilanciamenti che sotto la pressione di agenti atmosferici provocano la caduta di rami e tronchi» ha concluso Giuseppe Esposito, l’esperto agronomo reclutato dal comitato.

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