Napoli, il centro storico chiede maggiore sicurezza. De Iesu: «stiamo riattivando tutte le 54 telecamere nell’area»

Via San Paolo vittima del parcheggio selvaggio. La maggior parte dei veicoli, tutti in divieto, è contro mano
Via San Paolo vittima del parcheggio selvaggio. La maggior parte dei veicoli, tutti in divieto, è contro mano
di Vincenzo Cimmino
Martedì 5 Dicembre 2023, 15:21 - Ultimo agg. 6 Dicembre, 07:21
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Napoli, tanta cultura, poca sicurezza. Il centro storico è diviso. Ci sono strade di “serie A” e strade di “serie B”. Tra le prime via san Gregorio Armeno e via san Biagio dei Librai, insomma, quelle strade che servono da vetrina. Vetrina che deve vendere il brand Napoli.

Strade sempre più meta di migliaia e migliaia di turisti, attratti dalla secolare tradizione dell’arte presepiale. Vie da tutelare, importanti per l’identità di Napoli. Vie in cui il grande afflusso di turisti sembra paralizzare la città. Proprio per questo il Comune ha deciso di attuare diversi piani.

«Stiamo attuando un piano di sicurezza urbana – commenta Antonio De Iesu, assessore alla Polizia Municipale e alla Legalità – sui flussi pedonali di san Gregorio armeno, san Biagio dei librai e quell’area. Abbiamo fatto un programma di ordinanza di senso unico a salire san Gregorio armeno per cercare di gestire al meglio i pedoni. Tutti vogliono fare un passaggio nei decumani per vedere i pastori, è una grande attrattiva, però le strade sono quelle, non si possono modificare. Quello che noi cerchiamo di fare con il senso unico è ridurre i disagi dei turisti. Riteniamo che sia una misura che almeno in parte possa mitigare il problema. I flussi turistici sono una risorsa per la città, ma l’area del centro storico ha una rete viaria con una serie di problematiche. Per questo impegniamo un buon numero di agenti di polizia municipale per cercare di disciplinare i passaggi. Quest’anno abbiamo anche alcuni steward che l’assessore al Turismo e alle Attività Produttive Armato ci ha messo a disposizione. Per l’anno prossimo, ho chiesto all’assessore al Bilancio Baretta di mettere più risorse per avere maggiore disponibilità di steward che supportino l’attività della polizia municipale».

Ma il centro non finisce lì. E tra le tante strade di serie B troviamo le vie limitrofe a quelle di serie A. Strade ai più sconosciute, ma piene di storia, di palazzi e di monumenti importanti. Vie in cui i turisti spesso capitano e dalle quali vengono poi rapiti. Luoghi spesso dimenticati. Via Nilo, via san Paolo, via dell’Anticaglia e via del Sole giusto per citarne alcune.

Basta girare a piedi per queste zone, inserite per lo più nelle diverse Ztl del centro, per capire come, attraversandole, si entri in un mondo altro, un mondo parallelo.

Un mondo governato dai parcheggiatori abusivi e dall’inciviltà, figli della mancanza di controlli. Inciviltà di una fetta di popolazione che pensa a quelle strade come fossero un bene proprio.

Così si occupa il suolo pubblico, si parcheggia ovunque anche davanti ai portoni delle case, e si va in contro mano in vie strette rischiando incidenti. Così si impedisce ai mezzi di soccorso di arrivare in tempo. Così, ad esempio, le ambulanze rimangono bloccate tra le rampe Maria Longo e via del Sole. Così, ancora, nelle strade meno ampie fanno enorme difficolta a transitare i veicoli dei vigili del fuoco. Come via san Paolo ai Tribunali, spesso “strozzata” dai veicoli che lì parcheggiano rendendo impossibile ogni manovra.

C’è poi la questione dei parcheggiatori abusivi. Sono presenti un po’ ovunque, in particolare in via del Sole, proprio all’esterno della caserma dei Vigili del Fuoco, tra piazza Bellini e via Costantinopoli, ancora nella parte finale di via dei Tribunali e nella via Duomo lato corso Umberto o per finire in piazzetta sant’Andrea delle Dame.

Il lavoro da fare per portare legalità in queste zone è tanto, forse troppo. Ma l’Amministrazione comunale si sta impegnando. E lo fa attraverso le molteplici operazioni portate avanti dalla Municipale e con la riattivazione del gran numero di telecamere sparse per tutta Napoli.

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«In città abbiamo circa 600 telecamere – dichiara De Iesu, particolarmente attento alla tematica sicurezza – che il Ministero dell’Interno si è assunto l’onere di rifunzionalizzare. Molte di queste telecamere provenivano da fonti di finanziamento diversificate: ministero, comune e regione. Dopo un primo periodo, non erano più coperte le spese di manutenzione ordinaria per cui il Ministero si è assunto l’onere di finanziare i costi. Siamo già all’85% di rifunzionalizzazione. L’attenzione sulla videosorveglianza è massima».

La realtà di queste zone a rischio, però, è molto complessa. Si tratta di vie centrali ma allo stesso tempo periferie di sé stesse. L’atmosfera è tesa. Si chiedono maggiori controlli, si chiede una presenza più capillare delle forze dell’ordine sul territorio. Si chiede normalità.

Normalità che sembra ancora più lontana nei weekend, quando si formano file di automobili ai varchi delle Ztl e gli automobilisti, per evitare le multe, percorrono le strade a marcia indietro. Quando diventa difficile anche solo camminare per i porticati per via dei tavolini che impediscono il passaggio. Quando la notte, in zona via dei Tribunali, alcuni esercizi commerciali spengono le casse della musica ben dopo le 2 di notte.

«Sono trascorsi pochi mesi da quando mio figlio è stato rapinato – dichiara Michele Tortora, presidente della Commissione Sicurezza e Legalità della IV Municipalità – in piazza dei Girolamini. Nulla ancora è cambiato e in questi giorni il nostro centro sarà invaso da fiumi di visitatori per apprezzare le bellezze del centro storico e il folklore dell’arte presepiale a san Gregorio armeno. Nonostante le continue commissioni da me presiedute presso la IV Municipalità in cui si chiede continuamente di rinforzare i controlli con la Polizia di Stato o i Carabinieri, poiché la Polizia Municipale è sotto organico, nessuna risposta è ancora arrivata dall’assessorato, nonostante ci sia stato un Consiglio Municipale sulla tematica della sicurezza. Anche la consigliera Eliana Troise, componente della Commissione, ha più volte sottolineato che in mancanza di Polizia Municipale è indispensabile un’installazione di videocamere di sorveglianza e soprattutto di verificare il funzionamento di quelle già presenti».

La Municipale, infatti, con tutti i propri limiti, deve far fronte a un gran numero di emergenze. Sul punto videocamere di sorveglianza del centro De Iesu fa però sapere, al Mattino, che «sui decumani il Ministero degli Interni ha finanziato un sistema di videosorveglianza che si chiama proprio “Decumani”. Fino a pochi mesi fa, purtroppo per carenza di manutenzione e a causa di allacciamenti elettrici, molte non funzionavano, non erano attive. Ora stiamo riattivando tutte le 54 telecamere nell’area del centro storico. Siamo già all’80%. Sulla videosorveglianza questa amministrazione, grazie anche ai finanziamenti di Regione e Ministero, sta facendo un grande sforzo tenendo in costante efficienza operativa tutte le apparecchiature». 

L’assessore De Iesu, inoltre, in conclusione, fa anche sapere che, per quanto riguarda la città nella sua interezza «la Regione sta finanziando un’ulteriore implementazione di telecamere nell’area di piazza Trieste e Trento, piazza Plebiscito e piazza san Pasquale a Chiaia. Nella Galleria Umberto abbiamo ripristinato altre due telecamere. Fra poco partirà la gara per l’implementazione dei servizi di videosorveglianza sui quartieri di Ponticelli e Pianura finanziata con 350mila euro dal Ministero per cui potenzieremo la sicurezza in questi due quartieri che necessitano, in ragione della forte vocazione criminale, di maggiore attenzione».

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