Centro storico di Benevento, sos cedimenti ora paura: nei pressi dell'Arco giù tegole e pezzi di intonaco

Il sindaco: «Possiamo intervenire in casi conclamati»

Il centro
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di Paolo Bocchino
Sabato 20 Aprile 2024, 10:27 - Ultimo agg. 11:40
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Tegole e pezzi di intonaco vengono giù a pochi passi dall'Arco di Traiano. Momenti di paura in via Manciotti, dove ieri mattina hanno improvvisamente ceduto alcuni elementi della copertura di un immobile privato insieme a parti della tinteggiatura.

Crolli non particolarmente estesi ma sufficienti a generare attimi di comprensibile spavento tra i presenti in una zona tra le più centrali e frequentate della città. Nessuna conseguenza per i passanti, fortunatamente, né per gli avventori di un bar e di un'accorsata pizzeria ubicati al piano terra dello stabile.

Sono stati gli stessi esercenti ad allertare i vigili del fuoco del comando provinciale, giunti sul posto anche con un carro-gru con cestello, grazie al quale si è provveduto ad accertare che non vi fossero ulteriori parti a rischio distacco.

L'area è poi stata transennata e interdetta al pubblico.

La sequenza 

Solo l'ultimo episodio di una sequenza che ha fatto registrare numerosi altri accadimenti analoghi in centro storico. Non più tardi di sette giorni fa, nella parte bassa di corso Garibaldi, si è verificata la caduta improvvisa di ingente materiale dal sottotetto di una palazzina ubicata al civico 160 del boulevard.

Momenti di panico anche in quel caso, dal momento che l'episodio è avvenuto nelle prime ore serali del weekend, quando il Corso brulica di presenze. Complice la buona sorte, comunque, nessun ferito. Nelle scorse ore l'immobile, che ospita residenze private e locali commerciali, è stato messo in sicurezza e sono già partiti gli interventi di rifacimento con la collocazione dei ponteggi. Accadimenti che possono replicarsi in ogni momento in molti altri punti del centro storico.

È sufficiente arrampicarsi con gli occhi alle pareti delle case presenti tra i vicoli e lungo corso Garibaldi per constatare evidenti preavvisi di crollo: intonaci scrostati, cornicioni fratturati, grondaie invase dalla vegetazione, canali di scolo seppelliti sotto uno strato di terra. Tutti segnali che il prossimo cedimento è solo questione di tempo. Parossistica la situazione di via Annunziata, dove diventa difficile indicare un immobile che denoti condizioni di tenuta irreprensibili.

Una strada percorsa giornalmente da centinaia e centinaia di veicoli che sottopongono a sollecitazioni continue i vetusti fabbricati posti a ridosso del tracciato. Rari gli interventi di riqualificazione operati dai privati. Eccezione virtuosa, si segnala quello che andrà in scena proprio nella giornata odierna al civico 110, che ha indotto l'amministrazione a decretare la chiusura della strada nel pomeriggio. Ma la situazione appare tale da suggerire misure più generalizzate degli interventi tampone localizzati. Facile a dirsi, molto meno agevole la soluzione. Potrebbe essere opportuno un provvedimento municipale che solleciti azioni complessive di risanamento da parte dei proprietari?

«Noi possiamo intervenire, e lo facciamo, rispetto a casi conclamati - spiega il sindaco Clemente Mastella -. È avvenuto da ultimo negli scorsi giorni per un fabbricato tra via Porta Rufina e via delle Puglie, in evidente stato di pericolo e pertanto delimitato e avviato a interventi di messa in sicurezza. Ma non si può agire contro chiunque abbia un immobile apparentemente non curato».

Di diverso avviso il presidente del comitato centro storico Luigi Marino: «Il Comune dovrebbe dotarsi di una mappatura puntuale ed emettere provvedimenti di messa in sicurezza urgente, anche in danno, almeno per le situazioni più delicate. Possiamo aiutare noi a redigerla. Alcuni di essi sono accessibili dall'esterno, e ciò crea una condizione di pericolo evidente che non consente indugi».

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