Napoli, torna a zampillare la Fontana delle Sirene in piazza Sannazaro

Sono infatti terminati i lavori di recupero

Fontana delle Sirene
Fontana delle Sirene
di Vincenzo Cimmino
Mercoledì 15 Novembre 2023, 12:55 - Ultimo agg. 16 Novembre, 07:32
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È stata restituita alla città la fontana della Sirena in piazza Sannazaro. Sono infatti terminati i lavori di recupero e restauro della fontana, uno dei simboli della città di Napoli, ad opera della Abc.

Il 15 novembre, oggi, la fontana è tornata a zampillare dalle ore 10:30. I tecnici della Abc, azienda a cui è affidata la gestione del ciclo idrico del monumento, hanno ripristinato l’impianto idrico sostituendo le pompe sommerse, gli anelli portaugelli e gli arresti augelli.

Inoltre, è stata effettuata la modifica delle lance di carico dei giochi d’acqua ed è stato sostituito il vecchio quadro elettrico con una nuova centralina di comando elettropompe.

Prima ancora di effettuare questi lavori è stato svolto un necessario intervento di derattizzazione e di cura del verde presente nella piazza.

La riqualificazione della piazza in termini di verde è stata compiuta dalla 100x100 Naples, che ha anche adottato altre aree di Napoli in cui vengono svolte costantemente attività di manutenzione, irrigazione, piantumazione, pulizia e decoro.

La riattivazione del monumento giunge in seguito a un lavoro che è stato lungo e complicato. I tecnici della Abc hanno anche effettuato diversi trattamenti sull’acqua che fuoriuscirà dalla fontana. Nello specifico, sono stati messi in pratica trattamenti di disinfezione e decalcificazione per evitare la formazione di alghe o di altra vegetazione. Infine, è stato realizzato un impianto di riciclo che serve a impedire lo spreco dell’acqua che verrà impiegata.

La storia della fontana inizia nel 1869. Creata dallo scultore Onofrio Buccini, la sua realizzazione vide anche la partecipazione di un giovanissimo Francesco Jerace. In quell’anno il gruppo marmoreo venne eretto per i giardini della vecchia stazione ferroviaria.

L’opera fu poi spostata nella sua attuale posizione, al centro di piazza Sannazaro, durante il 1924. L’occasione fu data dall’inaugurazione della galleria Laziale, la galleria che collega Mergellina con Fuorigrotta.

La fontana è un gruppo marmoreo composto da una vasca ellittica il cui centro è dominato dallo “scoglio”. L’elemento funge da base per un cavallo, un leone, un delfino e una tartaruga, oltre ad alcuni elementi floreali come piante acquatiche. Questi quattro animali sono il simbolo principe di diverse tradizioni iniziatiche, di cui la città di Napoli è ricca.

Su questo significativo e vario gruppo capeggia la sirena Partenope, figura principe della tradizione e della storia di Napoli. La sirena, creatura metà mitologica dal busto di donna e dal corpo di pesce, col braccio destro stringe una lira, antico strumento musicale a corde, e con il sinistro punta l’alto.

La figura della sirena Partenope è di grande importanza per la città. Napoli è infatti erede della colonia greca Parthènope, che divenne poi Palepolis e quindi Neapolis, Napoli. Secondo la tradizione la città sorge sul luogo in cui si depositò il corpo della sirena.

Secondo una leggenda, infatti, la sirena Partenope cercò di ammaliare il suo innamorato Ulisse e attirarlo nelle acque del golfo di Napoli. Ulisse per sfuggire al richiamo mortale decise di farsi legare all’albero della sua nave durante la traversata del golfo, sfuggendo così al canto della sirena. Partenope, amareggiata e sconfitta, decise quindi di porre fine alla sua vita suicidandosi. Dal suo corpo, portato dalle correnti sullo scoglio di Megaride, dove attualmente si trova Castel dell’Ovo, sarebbe poi sorta la città che oggi prende il nome di Napoli.

«Continua l’impegno dell’Amministrazione per il recupero e la rifunzionalizzazione della fontana cittadina – ha detto l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza – e ringrazio il Servizio Arredo urbano del Comune e l’Abc per l’impegno».

Il patrimonio comunale è ricco di circa 54 fontane, di cui la maggior parte di interesse storico-artistico e a carattere monumentale. Di queste 54, 15 sono state già rimesse in funzione, aggiornate e quindi date in gestione ad Abc. 

«L’azienda vuole contribuire sempre di più alla riqualificazione di aree e quartieri della città – ha sottolineato la presidente Abc Alessandra Sardu – realizzando, nel rispetto delle proprie competenze, interventi volti al miglioramento del decoro urbano».

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