«Isola pedonale ai Quartieri Spagnoli», la sfida di Manfredi per i turisti

Vertice tra il sindaco e la Municipalità 2, l’obiettivo è fermare il flusso di auto e moto

Quartieri Spagnoli
Quartieri Spagnoli
di Gennaro Di Biase
Mercoledì 6 Dicembre 2023, 23:30 - Ultimo agg. 7 Dicembre, 07:20
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Ci siamo: è stato inaugurato, ufficialmente, il percorso verso la pedonalizzazione dei Quartieri Spagnoli. Nel corso di una riunione dei giorni scorsi con la Municipalità 2, è arrivato in merito l’ok del sindaco Gaetano Manfredi, che si è detto favorevole a modificare il piano della viabilità dei vicoli alle spalle di via Toledo. Meglio uno stop totale alle auto - è il ragionamento - anziché l’istituzione di una zona a traffico limitato, che sarebbe di difficile gestione per le caratteristiche della zona e per i residenti stessi di vico Speranzella, via Emanuele De Deo e dintorni. Naturalmente, dal momento che i Quartieri, con il murale di D10s e le decine di ristoranti e bar nati negli ultimi mesi, stanno ospitando migliaia di turisti, si ipotizza una pedonalizzazione che vada nella direzione dell’implementazione dell’accoglienza turistica, in una location che, stando ai numeri, è tra le più visitate non solo di Napoli, ma dell’intero Mezzogiorno.

Un afflusso mostruoso, anche in queste festività invernali. La vera Montmartre partenopea è ai Quartieri. Turisti che in ogni stagione, da ogni parte del mondo e a prescindere dai risultati del Napoli in campo, arrivano in pellegrinaggio al murale di Maradona del secondo scudetto, nell’ex area parcheggio di via De Deo. Nei weekend di punta, si superano le 30mila visite al santuario di Diego. Poi teatri di qualità (come il Nuovo e Galleria Toledo), luoghi di cultura (Foqus) e migliaia di vacanzieri e napoletani ai tavoli di ristoranti e bar. In altre parole, i Quartieri Spagnoli sottratti al degrado e rinati al commercio devono decidere cosa diventare: se accogliere, sistematizzandola anche dal punto di vista normativo, la nuova vocazione e il relativo indotto. O se restare in un’anarchia autoregolata della viabilità. Prende le mosse da qui il ragionamento del sindaco e guarda sia alle necessità di intensificare l’accoglienza, sia alla concretizzazione di un piano safety che eviti incidenti dovuti all’affollamento. Ed è proprio in quest’ottica che si preferisce una pedonalizzazione dei vicoli a una zona a traffico limitato, che creerebbe potenziali malcontenti e difficoltà di gestione del transito, tra autorizzati e non autorizzati. 

Non è la prima volta che si parla di una regolamentazione della viabilità nei Quartieri Spagnoli. Nei mesi scorsi, lo stesso secondo parlamentino aveva organizzato svariati colloqui con i residenti e con le associazioni di categoria, cercando di mediare tra le ragioni dei cittadini e degli imprenditori (questi ultimi certamente più favorevoli a uno stop totale alle auto tra i vicoli). Erano in corso, inoltre, anche alcuni studi, con tanto di droni e in capo alla Fondazione Foqus, attivissima in zona, sul monitoraggio dei flussi di auto e pedoni.

A lavorarci c’era un colosso della telefonia mobile ed era in ballo anche il coinvolgimento del Diarc (il dipartimento di Architettura della Federico II). L’obiettivo era, ed è, quello di trovare un equilibrio tra le esigenze di tutti gli attori del territorio (su cui insistono anche, ovviamente, le scuole). Eppure, finora, non è arrivato nessun provvedimento ufficiale.

Ma la svolta è appena arrivata, appunto, nel corso della riunione tra sindaco e Municipalità 2. Con la pedonalizzazione, va da sé, sarà impossibile risalire i vicoli in scooter, come ha fatto il cantante Ultimo due sere fa, prima di un’esibizione proprio a Foqus. I Quartieri, nella visione del primo cittadino, andranno pensati per il flusso pedonale naturalmente in pieno accordo con residenti e commercianti. Non a caso, a ridosso dell’estate, il Comune aveva riaperto (dopo anni di chiusura) l’uscita secondaria della metro di Toledo. La stazione Montecalvario della linea 1, per intenderci, che arriva dritta nel cuore dei Quartieri Spagnoli, un tunnel d’arte costato 30 milioni e impreziosito da “La razza umana” di Oliviero Toscani. In pochi, però, lo stanno utilizzando. Gli indugi, in ogni caso, sono rotti. La palla ora passa ufficialmente nel campo della Municipalità 2. 

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Manfredi ha infatti incaricato il parlamentino dell’Avvocata di presentare un progetto ufficiale, che poi sarà valutato dall’amministrazione di Palazzo San Giacomo. Dalle interlocuzioni dei mesi scorsi tra via Verdi, residenti, parlamentino e commercianti erano emerse due ipotesi: una pedonalizzazione di via De Deo (quella del murale di D10s) con relativa deviazione del traffico lungo vico San Matteo (dove non insistono i tanti locali aperti in altre strade). E una linea più soft, con la pedonalizzazione parziale di via De Deo e di alcuni tratti di vico Tre Regine, vico Due porte a Toledo, via Santa Maria delle Grazie a Toledo, vico San Sepolcro, via Trinità degli Spagnoli. Staremo a vedere quale sarà la soluzione che, a breve, potrà essere adottata.

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