Napoli, a Port’Alba a rischio lo stemma dell’arco: scattate le verifiche

La promessa di Comune e Sovrintendenza: «Restyling a novembre»

Le verifiche effettuate ieri allo stemma di Port’Alba
Le verifiche effettuate ieri allo stemma di Port’Alba
di Gennaro Di Biase
Giovedì 18 Gennaio 2024, 23:30 - Ultimo agg. 19 Gennaio, 19:00
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Rischia di crollare da troppo tempo l’arco di Port’Alba. E ogni tanto, a intervalli più o meno regolari, urgono verifiche. Scriviamo da mesi, su queste colonne, del degrado dell’antica porta della via dei libri. Dopo la mobilitazione, sono arrivate le promesse di Comune e Sovrintendenza, che si sono impegnati a ripristinare l’arco entro novembre. Eppure, i rischi persistono. Ieri pomeriggio, infatti, gli agenti della polizia municipale hanno interdetto l’accesso sotto l’arco, per verificare «un eventuale pericolo di crollo dello stemma».

Partiamo dalle verifiche di ieri, che hanno portato al divieto di transito per pedoni e veicoli al di sotto dell’arco (in proposito, va ricordato che Port’Alba è pedonale in teoria, anche se sfrecciano scooter e auto, specialmente di sera, quando sono chiuse le librerie). A far partire i controlli di ieri, nello specifico, è stata la Sovrintendenza che, come anticipato a Il Mattino nei mesi scorsi, a inizio 2024 si sarebbe occupata del restauro della facciata dell’arco, lato piazza Dante. In particolare, le verifiche di ieri hanno riguardato la stabilità dello stemma.

«I vigili hanno controllato l’esterno dell’arco - spiega Nunzio Pironti, storico libraio - Hanno chiuso la strada per circa mezz’ora. Sul momento siamo rimasti sorpresi, anche se poi hanno riaperto il passaggio. La segnalazione era partita dalla Sovrintendenza, che doveva verificare le condizioni dello stemma della porta». Già, i librai: dopo le tante mobilitazioni e le notti bianche della cultura tra novembre e dicembre, nelle scorse ore hanno provato sentimenti misti, di preoccupazione e speranza, quando sono arrivati i vigili e la gru. «Gli agenti ci hanno detto che stavano chiudendo la strada per verificare il rischio di crollo e la stabilità dell’arco», dice Pasquale Langella, editore e libraio.

Preoccupazione per eventuali nuovi crolli, e speranza che inizino i lavori: a Port’Alba i sentimenti opposti si attraggono. 

Sono giorni importanti per il restyling dell’arco. Le reti di contenimento che intrappolano la volta, com’è noto, sono al centro di un contenzioso legale tra privati e Comune sulle competenze dei lavori. Il tribunale sarà presto chiamato a esprimersi. «Entro febbraio», aveva ipotizzato il sindaco Manfredi, che ha assicurato il restauro entro novembre. L’inchiesta, condotta dal procuratore aggiunto Pierpaolo Filippelli, ha portato nei giorni scorsi a nuove verifiche di vigili e carabinieri. Arrivano novità, in questo senso, anche dal Comune.

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«Il tema dell’intervento di ieri era quello della lapide esterna sul lato di piazza Dante, che sembrava essere in fase di distacco - spiega Sergio Locoratolo, coordinatore delle Politiche Culturali di Palazzo San Giacomo - La situazione va monitorata, anche se è risultata sotto controllo. Al momento la Sovrintendenza non esclude una messa in sicurezza, che eventualmente saremo pronti a effettuare. Per quanto riguarda la rete di contenimento all’interno dell’arco, la sostituiremo a breve, contestualmente agli interventi della Sovrintendenza che opererà sulla facciata esterna in piazza Dante. Il tutto, ovviamente, al netto dell’esito del contenzioso, per il quale aspettiamo la consulenza tecnica definitiva. Una volta arrivato il giudizio della magistratura, si attiverà la rimozione delle reti di contenimento. Il nostro consulente ha depositato una nuova documentazione, dalla quale parrebbe che per alcuni terrazzi si possa escludere la proprietà del Comune. I documenti dovranno essere ovviamente valutati dai giudici e dai consulenti d’ufficio». «Ben vengano verifiche di questo tipo - spiegano i librai Fabio e Monica Amodio - ma speriamo che a breve possano effettivamente partire i lavori. Le reti di contenimento sono sempre più indecorose e logorate».

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