Napoli, a Port’Alba è boom di vendite: sprint per aprire il Consorzio

Notte bianca, riuscita anche la terza kermesse: migliaia in strada, acquisti dei libri saliti del 20%

Port'Alba
Port'Alba
di Gennaro Di Biase
Venerdì 22 Dicembre 2023, 23:30 - Ultimo agg. 23 Dicembre, 12:25
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La terza volta, ma non certo l’ultima. Di nuovo grande folla a Port’Alba per la Notte Bianca. Migliaia di persone nella storica via della cultura. Per la terza volta in meno di un mese, dopo il 17 novembre e il 7 dicembre, anche ieri sera i librai hanno illuminato la strada, nella speranza che «il 2024 porti tre cose: il restyling dell’arco con la rimozione delle reti di contenimento e un distretto del commercio per ottenere sgravi fiscali per le presentazioni di libri. Terzo: un arredo urbano più decoroso». In particolare sul secondo dei tre punti elencati, «subito dopo le feste - spiega Alfredo Mazzei, di Saletta Rossa srl - dovremmo riuscire a costituire un Consorzio dei librai di Port’Alba». La prossima riunione tra imprenditori è prevista entro il 31.

Luci, volumi venduti e performance anche con l’arpa degli allievi del Conservatorio di San Pietro a Majella e degli studenti della Scuola di Pittura di Francesca Strino.

E l’effetto si nota subito: se ci sono giovani artisti, negozi di libri aperti e lettori che comprano, non c’è spazio per i motorini che invadono l’area pedonale, né per le auto che parcheggiano in sosta davanti alle saracinesche dei negozi chiusi.

Una Port’Alba diversa, luminosa, quella che parla la lingua delle lettere e quella urlata dell’anarchia. Senza contare che, almeno per il Natale ‘23, la campagna di stampa avviata da Il Mattino il 3 novembre e la relativa mobilitazione pubblica per il rilancio della via della cultura partenopea, hanno contribuito ad aiutare i librai nella lotta, troppo spesso impari, contro gli shop virtuali. Incassi superiori all’anno scorso «del 20%», a Port’Alba, in queste feste: in testa Maurizio de Giovanni con “Soledad” (100 copie solo a dicembre). Segue “A Schiovere” di Erri De Luca e Lorenzo Marone con “Sono Tornato per Te”. Altro dato importante: nelle scorse ore sono stati riaperti per un sopralluogo, dopo molto tempo, i locali deserti da anni della libreria Wanda Pironti.

«Port’Alba deve restare luogo di aggregazione come in queste sere - commenta il libraio Fabio Amodio - Il Comune ci aiuti con le concessioni per i tavoli». Successo per Pre(Ven)Endo, con un centinaio di presenti all’evento sull’importanza della prevenzione organizzato da Khatrine Esposito, ordinaria di Endocrinologia della Vanvitelli. Èd è proprio per far brillare l’anima culturale di Port’Alba e non quella della Napoli illegale, che il Consorzio tra gli imprenditori è fondamentale. Mettere nero su bianco una lista di imprenditori e associazioni di categoria del territorio è una tappa indispensabile per il Distretto del commercio. 

 

«Costituire il Consorzio - argomenta Mazzei - è il primo passo verso l’ottenimento di maggiori tutele e sgravi fiscali per la via dei libri. In questo senso si sono espresse già nei giorni scorsi le istituzioni cui competono queste decisioni: sia il Comune, attraverso il vicesindaco Laura Lieto, sia il Ministero, attraverso il sovrintendente Luigi La Rocca, sono favorevoli alla creazione di un Distretto del Commercio dei librai a Port’Alba. Il prossimo passo è l’avviamento della procedura, da parte nostra, con gli enti interessati. La riunione avverrà già tra Natale e Capodanno, così da istruire il dossier per avviare la realizzazione del Distretto con investimenti e progetti da parte dei privati e del pubblico». 

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«Speriamo che l’apertura della Saletta Rossa in primavera possa contribuire a determinare il 2024 come l’anno della svolta per Port’Alba», aggiunge Francesca Mazzei. Così si spera: «Nonostante la grande mobilitazione collettiva - dice il deputato di Alleanza Verdi-Sinistra Francesco Borrelli - devo registrare l’assenza totale di vigili ieri sera. Nel corso della Notte Bianca mi sono imbattuto in diversi scooter nell’area pedonale di piazza Dante. Uno aveva a bordo cinque persone: due mamme e tre bambini. Il Comune intervenga».

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