Napoli Porta Est, ecco il rilancio: «Primo step via i binari»

Via libra al progetto di fattibilità tecnico e finanziario: operazione da 700 milioni

Vincenzo De Luca e Gaetano Manfredi
Vincenzo De Luca e Gaetano Manfredi
di Luigi Roano
Martedì 26 Settembre 2023, 11:25
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Venerdì il Consiglio comunale affronta l'ultimo atto per il varo del progetto Porta est: l'Assemblea cittadina dovrà ratificare - il sì appare scontato - l'Accordo di programma del Comune con il gruppo delle Fs, la Regione ed Eav. Nero su bianco sono venute fori le cifre e il disegno di quello che farà un pezzo di Napoli nuovo di zecca che va da Porta Nolana, passa per piazza Garibaldi e arriva fino al Centro direzionale. Il Progetto di fattibilità tecnico e finanziario dell'operazione vale 700 milioni, in cassa ce ne sono solo 100. L'ente di Santa Lucia si impegna, con l'Accordo di Programma della durata di 10 anni - ma sono previste delle proroghe - a reperire il resto dei finanziamenti per rivoluzionare la mobilità cittadina in un'area storicamente congestionata. La sostanza è che il trasporto su gomma e ferro - quello dell'Alta velocità in particolare - si incontreranno e in mezzo ci saranno opere di riqualificazione e rigenerazione urbana su di un'area di circa 185mila metri quadrati. 

La delibera con dentro l'Accordo di programma è firmata dalla vicesindaca e assessore all'Urbanistica Laura Lieto che inquadra così un progetto che per complessità, vastità e impatto su Napoli è paragonabile solo a quello di Bagnoli. «Porta Est è un intervento strategico perché il nodo infrastrutturale di Napoli est è fondamentale per completare il progetto di piazza Garibaldi e superare l'intasamento insostenibile e l'inquinamento dell'area, una esigenza che non è separata dal ruolo del Centro direzionale del quale occorre cambiare la destinazione d'uso perché quella dei servizi non è più adeguata ai tempi di oggi.

Fondamentale per il futuro del Centro direzionale è affrontare il tema dell'accessibilità dando ad esso l'accesso diretto con la stazione ferroviaria così da essere il centro di tutti i servizi legati all'alta velocità». Parole che sono scritte in calce alla delibera.

Concretamente in cosa consiste il progetto per il quale sarà indetto un concorso internazionale di idee? «Copertura dei binari Eav della Circumvesuviana compresi tra la stazione di Porta Nolana e quella di piazza Garibaldi con le relative sistemazioni superficiali nonché creazione di un nuovo spazio pubblico in uso al Comune di Napoli, la nuova viabilità di accesso dall'autostrada A3 all'area ex scalo merci mediante una bretella e l'ulteriore viabilità di collegamento con il Centro direzionale, il raddoppio dei binari Eav a piazza Garibaldi con contestuale arretramento del servizio viaggiatori da Porta Nolana a piazza Garibaldi». Queste le priorità, vale a dire con i 100 milioni che ci sono si partirà da qui poi man mano che arriveranno altri finanziamenti si procederà a fare il resto.

Tra le opere più significative la trasformazione dell'ex Scalo merci delle Fs di corso Arnaldo Lucci che diventerà «un parcheggio di interscambio modale auto e terminal bus interrato e rigenerazione urbana delle aree dell'ex scalo merci mediante realizzazione, tra l'altro, del nuovo headquarter della Regione per la centralizzazione di uffici e servizi e ulteriori superfici di sviluppo urbanistico. Per tale sede è previsto un fabbisogno di circa 60.000 mq». Dunque più sfumato e di là nel tempo il progetto della nuova sede della Regione. Un progetto mastodontico tanto che il Comune per la sua realizzazione ha aumentato gli indici di fabbricabilità del 20%. Una misura che non basta per realizzare un nuovo pezzo di città.

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Tra le parti, infatti, è previsto un intenso scambio di aree non necessariamente dentro il perimetro di Porta est. Per esempio per il Comune - si legge sempre nell'Accordo di programma - «In sede di Piano attuativo, saranno valutate le opere a scomputo o compensative, nelle quali potranno essere inclusi interventi finalizzati al recupero di attrezzature comunali, il restauro della stazione Bayard, anche nelle more del Piano e l'acquisizione delle aree di proprietà del proponente interessate da interventi o nella disponibilità dell'Amministrazione, queste ultime localizzate in via Cosenz». 

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