Napoli, funicolare di Chiaia chiusa da un anno: lavori ancora al palo

Bando chiuso a giugno ma ancora nessuna svolta

La funicolare di Chiaia chiusa da un anno
La funicolare di Chiaia chiusa da un anno
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Martedì 26 Settembre 2023, 11:09
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«Avviso! Dal 1 ottobre la funicolare di Chiaia chiude per revisione». Fa tenerezza il messaggio che ancora campeggia in cima alla pagina web di Anm, sta lì da un anno esatto e nessuno ha osato toccarlo. Non provoca sentimenti gioiosi, invece, il fatto che dentro la funicolare chiusa da un anno esatto per lavori urgenti di manutenzione, non è stato eseguito ancora nessun lavoro. Anzi, qualcosina è stata fatta, ma si tratta di lavoretti di contorno, quelli veri devono ancora partire e saranno lunghissimi.

Qualche giorno fa abbiamo ricordato che per costruire la funicolare di Chiaia sono bastati due anni, dal 1887 al 1889 e vi abbiamo, drammaticamente, ricordato che, secondo palazzo San Giacomo sarà necessario lo stesso tempo per completare il percorso della manutenzione ventennale: riapertura prevista a fine settembre del 2024, ma solo se non ci saranno ulteriori intoppi lungo il percorso.

La questione è legata a una serie di svarioni sul bando per l'esecuzione degli interventi sia da parte dell'amministrazione che da parte dei partecipanti.

Il primo invito andò deserto perché il Comune offriva poco denaro, il secondo si bloccò perché l'unico partecipante aveva omesso un documento, il terzo è stato chiuso lo scorso mese di maggio ed è stata anche selezionata una ditta per gli interventi. Ma per oscuri motivi burocratici il cantiere è stato ufficialmente consegnato solo alla fine di luglio, poi ci sono state le ferie di mezzo, e ancora è stato necessario procedere a sopralluoghi non distruttivi per realizzare il progetto esecutivo. Insomma, al lavoro non c'è ancora nessun operaio: sono solo stati avviati i procedimenti per la sostituzione dei rulli, intervento da 130mila euro su un pacchetto totale da sette milioni, capirete che si tratta solo delle briciole. 

È imbarazzante andare a rileggere le dichiarazioni degli amministratori della città di Napoli sulla questione: «La funicolare di Chiaia è arrivata al limite del tempo d'esercizio e dunque necessariamente dovrà chiudere considerando che già ci sono state delle proroghe. Cercheremo di ridurre al minimo il tempo di chiusura cosicché i disagi siano limitati a un periodo non troppo lungo», parole del sindaco Manfredi alla vigilia della chiusura nell'estate del 2022. Se invece avessero pensato di non ridurre al minimo i tempi di chiusura e di non limitare i disagi ai napoletani, quanti anni avrebbero impiegato?

«Realisticamente i lavori dureranno sei-otto mesi. Anche se io spero fortemente di vedere riaperta la funicolare di Chiaia già entro la prossima estate», parole dell'assessore ai trasporti Edoardo Cosenza a settembre del 2022. Auspicava la conclusione dei lavori per l'estate 2023, siamo ad autunno 2023 e i lavori non sono nemmeno iniziati.

Il resto delle parole ufficiali è tutto un susseguirsi di «problemi burocratici» di «difficoltà documentali», di «adeguamenti dei prezzi», insomma una sequela di giustificazioni, tutte reali e valide senza nessuna invenzione, per spiegare perché le stazioni sono rimaste chiuse fino ad ora e non riapriranno almeno per un altro anno.

La questione, in realtà, affonda le radici nel passato. Nel 2017 è scaduto il tempo della manutenzione ventennale alla quale vanno sottoposti tutti gli impianti a fune d'Italia per ottenere il permesso a trasportare ancora i passeggeri: quell'anno il Comune spiegò di non avere soldi e chiese una proroga, poi ne ha chieste tante altre, fino all'ultima scadenza, quella dello scorso settembre, in cui il Ministero ha imposto la chiusura perché non era più possibile concedere permessi temporanei.

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Nel frattempo gli utenti abituali della funicolare hanno smesso di sperare e hanno pianificato differenti maniere di spostamento. I comitati di quartiere stanno organizzando per domenica prossima, giorno ufficiale del primo compleanno della chiusura della funicolare, una ironica celebrazione con tanto di torta con la candelina.

Sono definitivamente affranti i commercianti del Vomero che stanno per affrontare un altro Natale con la stazione chiusa: «Il secondo dicembre di chiusura avrà un effetto letale - dice Enzo Perrotta, presidente del centro commerciale Vomero-Arenella - Il calo, accertato, del volume d'affari, sarà del 40%. Così si mette a rischio il futuro di tanti negozi». 

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