Piscine in sofferenza, impianti chiusi
e acque agitate all'ombra del Vesuvio

piscina Scandone
piscina Scandone
di Diego Scarpitti
Venerdì 14 Gennaio 2022, 19:18
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Programmi saltati. Scandone out per il fine settimana e capitan Paride Saccoia e compagni costretti ad allenarsi al Circolo. Dopo l’acqua fredda nell’impianto di Fuorigrotta (non una novità), e con una sola vasca da condividere con gli altri club napoletani (rischio congestione inteso come caos degli esigui spazi acqua), i pallanuotisti del Posillipo devono fare i conti anche con gli imprevisti di giornata, appresi all’ultimo momento. E’ vero che il campionato di serie A1 riprenderà il 12 febbraio, ma diventa complicato pensare di allenarsi in questa maniera, dopo aver tribolato già per ben 66 giorni, causa l’indisponibilità del tempio clorato per eccellenza. E poi i lavori annunciati alla seconda piscina (quella creata in occasione delle Universiadi 2019) tardano a decollare. Acque agitate più che clorate all’ombra del Vesuvio. Molti confidano nel nuovo corso dell’Amministrazione comunale e gli addetti ai lavori auspicano che si possa trovare definitivamente l’accordo Fin-Palazzo San Giacomo.

Battenti chiusi. Non si placa l’emergenza Covid-19 e gli effetti del caro bollette (luce e gas) sono ben evidenti. A lanciare l’accorato appello (e le proposte) all’Esecutivo Draghi l’assessore allo sport del Comune di Napoli, Emanuela Ferrante, con i rispettivi colleghi di Milano, Torino, Bologna, Firenze, Roma, Bari e Palermo. A partire da lunedì 17 gennaio, intanto, chiuderanno temporaneamente gli impianti di Pomigliano e San Sebastiano al Vesuvio. In funzione rimarrà la piscina del Frullone.

Lettera aperta. Il presidente onorario dell’Acquachiara, Franco Porzio, si rivolge ai suoi utenti e scrive pubblicamente quanto segue, per annunciare la drastica decisione adottata.

«Mai avremmo immaginato di essere costretti a darvi questa comunicazione, ma l'ulteriore crescita esponenziale del virus ha privato gli impianti di gran parte del personale, creando difficoltà insormontabili nella gestione degli stessi. Nel contempo la perdita di gran parte dell’utenza, sempre a causa del Covid, ha reso insostenibili i costi di gestione, già aggravati dall’aumento dell’energia elettrica e del gas».

Speranze. «Confidiamo, tuttavia, che le drastiche misure prese dal Governo per combattere la diffusione del virus e l’approssimarsi della bella stagione possano migliorare la situazione, consentendoci di riaprire gli impianti nel minor tempo possibile. Intanto vi comunichiamo che tutte le lezioni perse saranno recuperate alla riapertura», avverte Porzio.

Quartier generale biancazzurro. «Non chiuderà, nonostante l’emergenza e le difficoltà venutesi a creare, l’impianto del Frullone. Abbiamo preso questa decisione per garantire a tutte le nostre squadre agonistiche, comprese quelle che si allenano a Pomigliano e a San Sebastiano al Vesuvio, di poter continuare la preparazione, affinché possano farsi trovare pronte quando la Federazione annuncerà la ripresa dei campionati e delle altre attività agonistiche attualmente sospese a causa del Covid», conclude l’oro olimpico a Barcellona 1992, desideroso di «risolvere la situazione nel più breve tempo possibile».

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