«Mio figlio ed io ogni anno controlliamo i nei. Una mia amica ha rischiato di morire. Fate attenzione»: sono le parole di Anna Tatangelo scelta come testimonial dalla Dermatologia federiciana diretta da Gabriella Fabbrocini, per la campagna di informazione e prevenzione del melanoma che partirà il prossimo 16 giugno. Il progetto «Non morire di melanoma» è finanziato dalla Regione Campania con il piano per la prevenzione che risale al 2017.
«La diagnosi precoce per affrontare il melanoma – commenta il direttore generale Anna Iervolino - è centrale. La Federico II esprime in questo campo come in altre specialità alte professionialità sia sotto il profilo assistenziale che della ricerca e grazie alla professoressa Gabriella Fabbrocini è in prima linea nella prevenzione delle patologie della pelle in particolare del melanoma».
Tipica bellezza mediterranea, lunghi capelli scuri e pelle diafana Anna Tatangelo ha subito accettato di prestare volto e voce per mettere in guardia i napoletani sui rischi del melanoma e per sensibilizzzione la popolazione a una corretta espposizioone al sole durante al stagione estiva. «Una mia amica carissima ha rischiato di morire.
«Il melanoma è uno dei tumori cutanei più aggressivi, ma anche completamente eradicabile se diagnosticato in tempo – spiega Fabbrocini, direttore dell’Unità operativa clinica di Dermatologia dell’azienda ospedaliera universitaria Federico II e presidente della scuola di specializzazione, oltre che membro della Commissione nazionale per la medicina di genere – la paura innescata dalla pandemia, però, e anche la tendenza molto diffusa a sottovalutare i sintomi e a rimandare i controlli, non ha certo agevolato la prevenzione. Da qui l’esigenza di una campagna di comunicazione e informazione incisiva che ci aiuti a salvare in tutti i sensi la pelle delle persone».
Quattro gli spot girati dalla Tatangelo che saranno visibili a partire, appunto, dal 16 giugno, in tutte le stazioni Videometrò: linea 1 della metropolitana, Circumvesuviana e Circumflegrea e funicolari. Pochi e chiari i messaggi: quando un neo cambia colore, diventa più grande (oltre mezzo centimetro di diametro), e modifica il suo Abc (aspetto, bordi, colore, dimensioni) è il caso di fare visita dal dematologo che uno strumento ottico apposito può verificare sul nascere lesioni maligne da eliminare prima che sia troppo tardi.