Scuola, guerra al bullismo: in campo i ragazzi dell'istituto Nazareth

La campagna per contrastare il fenomeno

Scuola, guerra al bullismo
Scuola, guerra al bullismo
Venerdì 1 Dicembre 2023, 15:12 - Ultimo agg. 16:09
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Gli alunni dell’Istituto comprensivo statale Pavese-Nazareth di Napoli protagonisti del terzo appuntamento di @Scuolasenzabulli 2023 promosso dal Comitato regionale per le comunicazioni della Campania, presieduto da Carola Barbato.

«Questa scuola si è sempre impegnata molto per arginare i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo - ha dichiarato la dirigente scolastica Caterina Cernicchiaro - attraverso incontri, attività didattiche, uno sportello di ascolto e il confronto con le istituzioni territoriali. Fare rete è fondamentale, in particolare con le famiglie dei ragazzi. Attraverso questo dialogo riusciamo a mettere in campo strategie efficaci per contrastare questi fenomeni partendo dall’osservazione sistematica dei comportamenti degli studenti». 

A illustrare le attività scolastiche Francesca Pezzillo Iacono, referente per il bullismo: «Puntiamo molto sulla prevenzione di questi fenomeni e sulle cause alla base di atteggiamenti aggressivi e violenti, lavorando sulla sordità emozionale, sull’emotività dei ragazzi, sulla loro capacità di riconoscere le loro emozioni e sull’empatia, con attività laboratoriali e percorsi didattici specifici.

Abbiamo rivolto particolare attenzione anche al fenomeno del cyberbullismo attraverso l’insegnamento di un uso consapevole delle nuove tecnologie spiegando i tanti pericoli che si nascondono in rete». 

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Il dialogo con i ragazzi è stato animato da Sergio Mantile dell’Associazione nazionale sociologi della Campania: «Spieghiamo ai ragazzi che il bullismo non è un problema in sé ma fa parte di una società che diventa ogni giorno più violenta, animata da un tasso di conflittualità sempre più esasperata. Il bullismo è l’evoluzione in negativo di quella che era una normale conflittualità infantile e adolescenziale spesso ripianata dai genitori. Oggi non è più così. Dobbiamo far comprendere ai ragazzi l’importanza della rete istituzionale che è al loro fianco e che deve essere un riferimento in grado di far uscire allo scoperto gli episodio di bullismo. Nessuno deve essere isolato o lasciato solo, che sia vittima o testimone di forme di bullismo».

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