Turismo in Campania, record di presenze all'aeroporto di Napoli: «Superati i 12 milioni di passeggeri»

Durante la V edizione dell' HospitalitySud si è discusso delle prospettive del turismo campano

Turismo in Campania
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Mercoledì 21 Febbraio 2024, 15:01
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Un ruolo fondamentale nella dinamica del turismo in Campania è giocato dall'aeroporto di Napoli per il quale il 2023 è stato il miglior anno di sempre con quasi 12,4 milioni di passeggeri e un incremento del 13,5% sul 2022 e del 14,1 sul 2019. Sono i dati della ricerca «Numeri, impatti e tendenze del turismo in Campania. Il ruolo della città di Napoli» a cura di Studi e Ricerche per il Mezzogiorno, centro studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo, presentati alla V edizione di HospitalitySud, in programma oggi e domani alla Stazione Marittima di Napoli.

Particolarmente significativa la quota di traffico internazionale, corrispondente a 8,3 milioni di passeggeri mentre il segmento nazionale si attesta su 4,1 milioni. L'attivazione e il rafforzamento di nuove tratte - si legge nella ricerca - ha contribuito in maniera significativa all'incremento del traffico: durante il periodo di massimo picco, 113 destinazioni, in 34 Paesi, sono state collegate con volo diretto da Napoli, di cui 16 nazionali e 97 internazionali, incluso i principali hub europei e due intercontinentali.

Guardando al prossimo futuro - evidenzia la ricerca - si prevede un trend in ulteriore crescita, anche in considerazione degli investimenti che consentiranno l'apertura dello scalo Salerno - Costa d'Amalfi per luglio 2024.

Per il turismo in Campania sono previsti risultati positivi nel 2024, grazie anche al traino del patrimonio storico-artistico e alle ricchezze enogastronomiche. Se ne è discusso all'HospitalitySud, in programma oggi e domani alla Stazione Marittima, dove è stata presentata la ricerca «Numeri, impatti e tendenze del turismo in Campania. Il ruolo della città di Napoli» a cura del Centro studi e ricerche per il Mezzogiorno collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo.

In Italia, per il 2023, i primi dati Istat indicano una crescita della domanda che, in termini assoluti, ha portato le presenze a 431 milioni, pari al +4,6% rispetto al 2022. In riferimento alla provenienza, nel 2023 il peso delle presenze straniere è stato pari al 51,6% e, per la prima volta, anche il peso straniero degli arrivi ha superato il 50% del totale (50,2%). Le stime parziali per il Mezzogiorno segnalano una variazione più bassa di circa 2 punti percentuali in meno rispetto al dato nazionale. Tra le cause: una sofferenza della domanda domestica negli ultimi mesi dell'anno dovuta a una maggiore sensibilità all'aumento dei prezzi, alla chiusura dell'aeroporto di Catania per un periodo della stagione estiva.

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Per la Campania, invece, le prime stime evidenziano un consolidamento della ripresa della domanda, soprattutto di quella straniera, recuperando i livelli pre covid. In particolare, si stima una crescita in linea col dato nazionale. Per il 2024 lo scenario base prevede che venga conservata la situazione attuale sia per l'Italia che per il Mezzogiorno. Anche per la Campania si ipotizza un 2024 positivo, trainato dal turismo internazionale, al netto di eventuali peggioramenti degli scenari geoeconomici e geopolitici internazionali. La Campania, è stato spiegato nel convegno, attrae per più aspetti. In primis, per il patrimonio storico-archeologico: 6 dei 59 iscritti nella lista del patrimonio Unesco sono situati in Campania. Inoltre, è la regione numero 9 in Italia per prodotti Dop, Igp e Stg e per la qualità dei mari (19 Comuni bandiera blu su 226 presenti in Italia).

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