Vomero, panchina riparata da privati. La Municipalità: «Intervento e pubblicità abusivi»

Contestata la pubblicità legata all'intervento: la panchina sarà recintata

La panchina della discordia
La panchina della discordia
di Emiliano Caliendo
Lunedì 20 Marzo 2023, 14:35 - Ultimo agg. 21 Marzo, 07:27
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Scoppia un mini-caso politico attorno alla panchina di via Enrico Alvino, all’incrocio con via Scarlatti, riparata venerdì scorso dall’artista Ruben D’Agostino e dall’avvocato Fabio Procaccini grazie ad un’iniziativa sponsorizzata da un'azienda privata.

A stigmatizzare il tutto è direttamente la Municipalità 5 Vomero-Arenella, che ha immediatamente segnalato il restauro alla Polizia municipale con una comunicazione ufficiale al fine di «ripristinare le condizioni di legalità in quanto la municipalità non ha autorizzato alcun tipo di intervento» né ha consentito «l’apposizione di eventuale pubblicità a favore di terzi».

Durissima la dichiarazione a tal riguardo della presidente del parlamentino di via Morghen, Clementina Cozzolino. «Comprendo che il cittadino arrabbiato voglia intervenire, ci sono però dei vincoli autorizzativi che comunque vanno rispettati.

Soprattutto dal momento in cui si appone una sponsorizzazione. Si passa così dal voler fare una cosa comunque positiva a commettere un illecito», ha affermato.

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Oltre all’intervento «abusivo» e la pubblicità non autorizzata, la Municipalità contesta soprattutto la rimozione arbitraria di un’area interdetta dall’amministrazione comunale per motivi di sicurezza: «Come Municipalità abbiamo deciso di intervenire con la Napoli Servizi interdicendo quell’area non appena possibile».

«Se i cittadini – prosegue Cozzolino – vogliono realizzare un intervento con la Municipalità, chiedendo l’autorizzazione necessaria, ben venga. Ma la sponsorizzazione va oltre quella che è l’autonomia dell’iniziativa privata. Significa che lo sponsor in questione ha stanziato dei fondi che hanno richiesto un investimento in pubblicità. Ci sono tanti altri commercianti al Vomero che vorrebbero investire per restaurare le panchine ma ci sono delle procedure da seguire. Una volta rimosso il tutto, verificheremo se ci sono gli estremi per segnalare queste persone».

Cosa sarà adesso della panchina? Sicuramente verrà nuovamente recintata nelle prossime ore in attesa che ne venga effettuato il collaudo dai tecnici della Municipalità. Spiega la presidente dell’ex circoscrizione: «La panchina non può essere a norma. Chi ne ha certificato il collaudo dopo che è stata riparata? La panchina dovrebbe essere ancora interdetta. Se ci fosse qualche elemento di pericolosità, da chi è stato certificato? Non può essere utilizzata così, ad uso pubblico».

Infine Cozzolino, rivolgendosi al duo Procaccini-D’Agostino, da sempre attivo sul fronte della segnalazione dei dissesti urbani, chiede il rispetto delle procedure ad hoc richieste in questi casi: «Ho già contattato Procaccini quando ha posto le fioriere, in maniera sempre abusiva, su sede stradale, accanto alle strisce pedonali in via Belvedere all’angolo con Santa Maria della Libera. Già gli dissi che così ci mette difficoltà in quanto le iniziative del privato vanno convogliate nell’iter istituzionale e autorizzativo necessario. Ben venga la collaborazione ma questa è un’anarchia che ci mette in difficoltà nei confronti di tutti quegli altri cittadini che in maniera corretta chiedono l’autorizzazione per verniciare una semplice panchina. Lo abbiamo fatto ad esempio con il liceo Pansini lo scorso anno in occasione della Giornata del ricordo per le vittime di mafia. Non nascondiamo le nostre difficoltà come amministrazione – conclude Cozzolino – ma questo non è il modo giusto per collaborare. Dispiace che l’avvocato Procaccini, il quale dovrebbe ben conoscere le procedure, vada contro le leggi».

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