Antibiotici, è boom di prescrizioni: «In Campania il record negativo»

L'allarme della Regione: risultati deludenti nel controllo della spesa e delle prescrizioni

È boom di antibiotici in Campania
È boom di antibiotici in Campania
di Ettore Mautone
Giovedì 18 Gennaio 2024, 07:00 - Ultimo agg. 20:08
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Uso e abuso di antibiotici, in Campania è record di prescrizioni: il consumo è il più alto tra le regioni in un paese come l'Italia, fanalino di coda in Europa quanto ad eccesso di consumi di questi farmaci salvavita. Gli antibiotici sono deputati a combattere e a curare tutte le infezioni sostenute dai batteri ma non servono a nulla e anzi sono dannosi contro le infezioni virali. Lo scenario si è aggravato durante l'emergenza pandemica, quando in quasi tutti i pazienti con la polmonite da Covid, per scongiurare il rischio della sovrapposizione di infezioni batteriche, si sono prescritti fiumi di alcuni antibiotici non a caso in quel periodo diventati introvabili.

A partire dagli inizi dello scorso anno il ministero della Salute, dopo la parentesi Covid, ha tirato il freno e messo sotto la lente l'attività delle regioni meno accorte, sia per incidere sulla spesa sanitaria inappropriata sia, soprattutto, per sbarrare il passo al fenomeno della antibiotico resistenza.

Ossia l'emergere di infezioni causate da germi resistenti contro tutti gli antibiotici disponibili e dunque potenzialmente letali. In questo scenario gli organi di controllo regionali hanno intensificato, rendendola sistematica e informatizzata, l'attività di monitoraggio già avviata negli anni scorsi sui medici prescrittori. Ciò anche alla luce dei nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza), pagelle a cui sono sottoposte tutte le regioni in cui i limiti di consumo di antibiotici sono stati abbassati. Per tirare le somme nei giorni scorsi in Regione si è svolto un tavolo tecnico a cui hanno partecipato il servizio farmaceutico, epidemiologia e prevenzione e cure primarie, i referenti dei Comitati contro le infezioni ospedaliere, i rappresentanti della Medicina e pediatria di famiglia, Federfarma, gli Ordini professionali. Da giugno scorso, quando si è svolto l'ultimo audit con il ministero, la situazione è migliorata ma solo sul territorio della Asl Napoli 1. I consumi di antibiotici, misurati da gennaio a settembre del 2023, restano dunque ancora alti, attestati ben oltre i limiti stabiliti. L'unità di misura utilizzata sono le dosi necessarie per coprire una giornata di terapia nell'adulto per 1000 abitanti. Parliamo del numero di abitanti che assume antibiotici in un giorno qualsiasi dell'anno. In Campania sono in media 18,87 contro 14,95 del resto d'Italia, circa il 26 per cento in più. I consumi più elevati? Nel territorio della Asl Napoli 3 sud (20,98), seguita da Salerno (19,64), Asl Napoli 2 nord (19,41) con un dato in netto miglioramento solo a Napoli dove si è scesi a 16,82. 

«Un miglioramento che è segno della possibilità di conseguire risultati tangibili con un'opera di educazione e formazione su pazienti e colleghi - avverte Pina Tommasielli, medico di famiglia esponente della Fimmg - ma occorre anche rimarcare che il medico prescrittore è il terminale delle pretese, spesso perentorie e minacciose, dei pazienti in alcuni casi difficili da governare. Ma ci sono anche altri nodi irrisolti: dalle prescrizioni specialistiche, soprattutto in ambito odontoiatrico, che prevedono spesso una copertura preventiva rispetto a un intervento ambulatoriale, alla disinvolta dispensazione in farmacia di antibiotici senza ricetta, salvo poi chiedere al medico a consumo già avvenuto. Ben vengano i controlli dunque - conclude Tommasielli - ma che siano estesi a tutti e soprattutto si faccia presto a sbloccare i freni che al ministero dell'Economia hanno finora impedito di far scattare il via libera alla ricetta dematerializzata anche per i colleghi ospedalieri e specialisti ambulatoriali». Ricette spendibili direttamente in farmacia che potrebbero semplificare la vita ai pazienti, dare più tempo ai medici per le visite e attribuire a ciascuno le responsabilità di eventuali inappropriate prescrizioni. 

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La Regione, dal canto suo, ha fatto suonare proprio nei giorni scorsi un allarme su questo fronte per tutti i direttori generali delle Asl e alla luce dei risultati deludenti nel controllo della spesa e delle prescrizioni è stato chiesto ai manager di trasmettere, a stretto giro, entro il 22 gennaio, proposte concrete per venire a capo di questo problema organizzativo e di salute pubblica. Anche in questo caso si pensa a mettere in campo campagne di informazione, formazione ed educazione dei cittadini. «Devono sapere - conclude Luigi Sparano, delegato di Napoli della Fimmg - che l'abuso di antibiotici può diventare un pericolosissimo boomerang soprattutto per anziani, bambini e pazienti fragili che potrebbero non rispondere alle cure quando realmente necessarie». 

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