Napoli, l'ex Maestoso di Barra invaso da rifiuti e ratti: nessuna traccia del cine-teatro

Napoli, l'ex Maestoso di Barra invaso da rifiuti e ratti: nessuna traccia del cine-teatro
di Alessandro Bottone
Sabato 3 Ottobre 2020, 19:11
2 Minuti di Lettura

Nella piena indifferenza di tanti l'ex cine-teatro Maestoso a Barra, nella periferia orientale di Napoli, muore nel degrado più totale, preso di mira dagli incivili che abbandonano ingombranti e rifiuti di ogni genere davanti a una icona della storia del quartiere. La discarica di «monnezza» è solo l'ultimo schiaffo alla struttura comunale di cui oggi è visibile solo un triste scheletro di pilastri e travi.

I residenti di buona memoria ricorderanno il passato lucente del Maestosto così come il declino nel corso degli anni Novanta. A fine secolo scorso il bene fu acquistato dal Comune di Napoli con l'intenzione di creare un luogo della cultura da destinare alla cittadinanza, specie ai più giovani. Un progetto mai decollato, un sogno mai realizzato.
 

 

I rifiuti non invadono solo il marciapiede davanti il bene pubblico ma anche il cantiere la cui recinzione è danneggiata da tempo: chiunque può accedere all'area tra spazzatura e pericoli. La situazione igienico-sanitaria risulta preoccupante: residenti e commercianti segnalano la fastidiosa presenza di ratti e puzze.

A ventidue anni dall'acquisto da parte del Comune, il quartiere di Napoli Est attende ancora il recupero e la completa riqualificazione dell'ex sala in via Domenico Minichino. Nel 2015 la giunta comunale ha approvato la delibera per gli interventi, assegnati a dicembre 2016. Durante i successivi sopralluoghi è emersa la necessità di una «verifica sulle strutture eseguite con il primo stralcio dei lavori e nella progettazione di opere strutturali integrative». Attività che sono state affidate alla stessa impresa vincitrice dall'appalto: al momento non si hanno notizie in merito.

Il quartiere Barra resta senza un luogo dedicato alla cultura. L'attenzione su questa e su altre strutture abbandonate è ormai calata da tempo. Occorrono risorse ma soprattutto idee per la gestione e manutenzione, così come avviene per altri beni comunali.

© RIPRODUZIONE RISERVATA