Bradisismo, il piano Campi Flegrei: partono i controlli per 15mila immobili

Focus sull’impatto delle scosse nell’area da Posillipo a Pozzuoli

Una delle aree di attesa predisposte dal piano di emergenza
Una delle aree di attesa predisposte dal piano di emergenza
di Lorenzo Calò
Martedì 7 Novembre 2023, 23:53 - Ultimo agg. 9 Novembre, 07:29
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Sui Campi Flegrei «resta l’allerta gialla», lo scatto a quella arancione «non è all’orizzonte». Le dichiarazioni del ministro della Protezione civile Nello Musumeci giungono al termine di una giornata convulsa. Come dirà in serata il presidente della Commissione Grandi rischi Eugenio Coccia «i Campi Flegrei sono al momento l’area più controllata e monitorata del mondo». «Gli esperti, nello specifico - ha ribadito il ministro - sostengono che il sisma si stia evolvendo, ma in questo momento l’allerta gialla è ampiamente confermata». Detto ciò, chiarisce Musumeci, «il mondo scientifico purtroppo non ha certezza assoluta di fronte a eventi della natura. La zona è ballerina, ma siamo relativamente tranquilli», perché «possiamo tenere sotto controllo quel territorio in tutte le sue manifestazioni». Qualche ora prima, ascoltato in Commissione Ambiente della Camera (dove è in corso l’iter di conversione del decreto Campi Flegrei), lo stesso Musumeci aveva messo in guardia rispetto all’ipotesi di doversi tenere pronti a innalzare il piano di allerta «a un livello superiore. L’insieme dei risultati scientifici rafforza l’evidenza del coinvolgimento di magma nell’attuale processo bradisismico di sollevamento del suolo», ha poi aggiunto evidenziando, però, come i risultati dei riscontri scientifici, negli ultimi giorni, «abbiano ridimensionato l’ipotesi di evoluzione dei giorni scorsi che, allo stato, appare rientrata. Dunque, siamo relativamente tranquilli».

Nel vertice convocato a Roma con i sette sindaci dell’area flegrea, la Regione Campania (presenti l’assessore Morcone e il direttore generale della Protezione civile regionale Italo Giulivo), il prefetto di Napoli Claudio Palomba, il sindaco della Città metropolitana Gaetano Manfredi (accompagnato dall’assessore Cosenza), il capo della Protezione civile Fabrizio Curcio e i vertici dell’Ingv (Doglioni), dell’Osservatorio Vesuviano (Di Vito) e della stessa commissione Grandi Rischi, il ministero «per la prima volta ha avviato la definizione del piano del rischio bradisismico che in precedenza non era mai stato eseguito», ha puntualizzato il ministro. Si tratta di un primo passo che consta nella delimitazione di una «zona rossa bradisismica» (indicata nei documenti della Protezione civile in blu) comprendente una popolazione di circa 85mila abitanti tra «una porzione» dei quartieri di Napoli di Bagnoli, Soccavo, Fuorigrotta, Pianura e Posillipo e un’altrettanta porzione ricadente nei comuni di Pozzuoli e Bacoli. In questa stessa area insiste un numero di quasi 15mila edifici sui quali sarà subito avviata l’azione di monitoraggio e verifica tecnica. Insomma, è il risultato delle analisi condotte in poco più di un mese dal Dipartimento della Protezione civile e dai Centri di competenza coinvolti per delimitare l’area direttamente e principalmente interessata dal rischio bradisismico. Tali risultanze sono state comunicate, presentate e discusse con i sindaci interessati e i soggetti istituzionali coinvolti. 

«Continuiamo a lavorare per intensificare le esercitazioni di protezione civile e avviare nei prossimi giorni la ricognizione della vulnerabilità degli edifici pubblici e privati nell’area rossa», continua Musumeci. Il ministro ha poi annunciato il via libera al piano di comunicazione regionale, che «sarà pronto il 27 novembre». Il piano, che sarà redatto dalla Regione Campania in stretta collaborazione con la Protezione Civile, «dovrà coinvolgere la popolazione scolastica - ha concluso Musumeci - In quell’area ci sono circa 125 istituti». 

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Intanto va avanti la discussione a Montecitorio sulla conversione del decreto Campi Flegrei (dovrà essere approvato entro il 12 dicembre) e dall’opposizione si chiede «chiarezza e ulteriori misure». In una nota il Pd (con i campani Graziano, Valente, Sarracino, De Luca e Scotto) esprime «perplessità sul livello di rischio vulcanico dell’area e delle conseguenti misure di mitigazione», mentre per Caso (M5s) «bene la conferma dell’allerta gialla ma serve un potenziamento della prevenzione e mitigazione del rischio vulcanico».