Campi Flegrei e Napoli: ecco la nuova zona rossa del bradisismo

Dentro Pozzuoli, Bacoli e cinque quartieri dell’area ovest di Napoli

La mappa elaborata dal Comune di Pozzuoli
La mappa elaborata dal Comune di Pozzuoli
di Lorenzo Calò
Martedì 7 Novembre 2023, 23:53 - Ultimo agg. 8 Novembre, 23:16
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Eventi sismici di intensità superiore a magnitudo 2, sollevamento del suolo almeno di 10 centimetri monitorato dal 2015 (e sono circa 20 centimetri dal 2006). Questi i primi due parametri scientifici alla base della definizione della «zona rossa bradisismica» delimitata dal gruppo di consulenti tecnico-scientifici della Protezione civile e illustrata ieri dal ministro Nello Musumeci.

La zona interessa una popolazione complessiva di 84.961 abitanti dei quali: 9.933 del comune di Bacoli; 30.389 tra i quartieri Bagnoli, Soccavo, Pianura, Fuorigrotta e Posillipo di Napoli e 44.639 del comune di Pozzuoli. Per quanto riguarda il patrimonio edilizio (pubblico e privato), la medesima ricognizione interessa 15.516 edifici dei quali 2.604 a Bacoli, 3.332 nei cinque quartieri interessati di Napoli e 9.580 a Pozzuoli. 

È all’interno di questa zona - spiegano dalla Protezione civile - che trova applicazione il decreto.

Dunque: priorità assoluta per la verifica strutturale degli edifici, corsia preferenziale nelle operazioni di messa in sicurezza della popolazione, canale privilegiato per la messa a terra degli investimenti previsti dal decreto, vale a dire i 52 milioni di euro di dotazione iniziale stabilita dal provvedimento del governo ora all’esame del Parlamento. Un piano che va inoltre rafforzato anche con interventi sui sottoservizi e la realizzazione infrastrutturale (vie di fuga, abbattimento di barriere, sicurezza delle scuole, degli ospedali e delle strutture assistenziali). «Insieme allo sciame sismico - ha sottolineato il ministro Musumeci - ogni giorno si registrano migliaia di tonnellate di gas Co2 che vengono sprigionate. L’Arpa, pertanto, dovrà inoltre intensificare il monitoraggio». Ma se dovesse scattare l’allerta arancione per i Campi Flegrei, ci sarebbero appena 72 ore tempo per l’intervento di evacuazione e di messa in atto delle procedure di assistenza. I tre ospedali dell’area interessata dovrebbero essere evacuati, i pazienti confluire all’ospedale Cardarelli di Napoli, che tuttavia potrebbe «non reggere» un bacino di ricoveri così elevati. Eppure sul punto il ministro glissa: «A Tokyo - ha detto - quando scatta l’allerta arancione vengono evacuati 18mila pazienti. Se lo fanno i giapponesi, perché non potremmo farcela noi italiani? Il Dipartimento di Protezione civile ha individuato le procedure semplificate per la verifica della vulnerabilità degli edifici, sottoposte al parere della Commissione grandi rischi - ha ribadito Musumeci - Ora è possibile costruire il piano straordinario previsto dal decreto legge. Anche sulle altre misure si procede celermente e si prevede di rispettare i tempi».

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Insomma, un segnale di ottimismo, per altro colto dal sindaco di Pozzuoli Luigi Manzoni: «Torniamo a casa dopo un incontro positivo - ha detto - perché dopo la confusione e l’allarmismo dei giorni scorsi, finalmente si è ribadito che il livello di allerta resta giallo e che abbiamo uno strumento, quello previsto dal decreto, che consente di individuare una precisa area di rischio bradisismico su cui vanno convogliati gli interventi più urgenti». E un sospiro di sollievo lo tirano anche gli operatori economici della zona preoccupati dalle numerose disdette di prenotazioni turistiche registrate nelle ultime due settimane.

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