Case occupate a Napoli, Borrelli denuncia: «Gli abusivi in due appartamenti sotto sequestro»

È allarme da Napoli a Milano: «La camorra e i delinquenti non vanno in ferie»

Tornano gli abusivi a Pizzofalcone
Tornano gli abusivi a Pizzofalcone
Domenica 30 Luglio 2023, 16:18 - Ultimo agg. 2 Agosto, 08:13
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«La camorra e i delinquenti non vanno in ferie e per questo bisogna porre la massima attenzione, specie in questo periodo, nei confronti del fenomeno delle occupazioni abusive degli appartamenti disabitati o lasciati incustoditi. Purtroppo già arrivano le prime segnalazioni della ripresa del fenomeno». Lo afferma Francesco Emilio Borrelli, deputato di Alleanza Verdi-Sinistra che ha ricevuto le denunce di alcuni residenti negli edifici in questione.

«A Miano, in via Calatafimi civico 6, ignoti - scrive Borrelli, in una nota - hanno tentato già due volte, l'ultima sabato notte, di entrare in uno degli appartamenti Acer murati.

L'allarme lanciato dai condomini ha fatto desistere i criminali che, però, sembrano intenzionati a terminare l'occupazione a breve. Notizie non buone arrivano anche da Pizzofalcone dove, secondo i segnalanti, sarebbero stati rioccupati due appartamenti sotto sequestro e altri sarebbero in procinto di essere riassegnati dai clan. Una situazione delicatissima per la quale chiedo la massima attenzione e collaborazione alle forze dell'ordine per evitare che la camorra riesca ad affermare le sue regole sul territorio». 

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«Giovedì notte sono venuti a fare un primo sopralluogo - racconta a Borrelli uno dei portavoce dei residenti di via Calatafimi - e la notte successiva hanno iniziato ad abbattere la tompagnatura dell'appartamento preso di mira al civico 6. Poi sono tornati anche sabato notte. Ci avevano già provato in precedenza tentando di arrampicarsi dai balconi e anche allora avevamo denunciato il fatto. Abbiamo avvertito la Polizia di Stato, che è intervenuta sabato notte ma ha solo potuto prendere atto del tentativo di infrazione e la Polizia Municipale che però non ci ha mai risposto. Temiamo che tra domenica e lunedì riescano ad entrare in casa ma sembra che a nessuno importi. Noi abbiamo denunciato, nel condominio siamo 16 famiglie, tutti lavoratori. Adesso lo Stato ci deve aiutare perché noi la nostra parte, denunciando, l'abbiamo fatta». 

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