Cabina di regia, assolto Bobbio: l'ex sindaco di Castellammare può tornare in politica

Cabina di regia, assolto Bobbio: l'ex sindaco di Castellammare può tornare in politica
di Dario Sautto
Domenica 12 Giugno 2022, 10:00
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Il fatto non è più previsto come reato, l'ex sindaco Luigi Bobbio assolto dopo nove anni. La vicenda della cabina di regia, l'organo istituito a Palazzo Farnese dall'allora primo cittadino di Castellammare di Stabia che nominò come super consulente il suo testimone di nozze Francesco De Vita, non è più perseguibile a norma di legge. Questo, in virtù della riforma sull'abuso d'ufficio inserita dal ministro Renato Brunetta all'interno del decreto Semplificazioni, che da quasi due anni ha rimodulato i margini di interpretazione della norma, lasciando più libertà di «sbagliare» agli amministratori.

Se pure la cabina di regia fu un errore politico, non può essere più considerato un reato, anche se in quella stagione politica le consulenze portarono via centinaia di migliaia di euro dalle casse del Comune di Castellammare. La sentenza di assoluzione è stata emessa dalla quarta sezione penale della Corte di Cassazione, come ha annunciato attraverso il suo profilo social lo stesso Luigi Bobbio, ex senatore An e capo di gabinetto della ministra della Gioventù Giorgia Meloni (governo Berlusconi), poi sindaco di Castellammare, con un passato da pm all'Antimafia ed oggi ancora magistrato del tribunale Civile di Nocera Inferiore.

Per questa vicenda, nel 2017 Bobbio era stato condannato in primo grado a un anno e otto mesi di reclusione, sentenza cancellata dalla Corte d'Appello di Napoli per sopraggiunta prescrizione due anni dopo. 

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Assistito dagli avvocati Salvatore Nugnes e Alfredo Capuano, Bobbio ha deciso di non beneficiare della prescrizione e ha promosso ricorso in Cassazione, ottenendo l'assoluzione nel merito grazie al nuovo orientamento sull'abuso d'ufficio. «Quasi dieci anni di ingiusto processo ha scritto Bobbio sui social - dieci anni di sofferenza, occasioni personali, professionali e politiche perse. Dieci anni di tormento e qualche problema di salute. Dieci anni di maldicenze e occhiate e sussurri di sospetto. La Cassazione ha aggiunto l'ex sindaco stabiese nel suo post ha finalmente chiuso questa maledetta storia, frutto di un accanimento giudiziario mirato alla mia condizione personale e politica» parlando di «accanimento» e di «una indecorosa sentenza fondata sul nulla». 

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