Quattro verbali e un bar chiuso per cinque giorni. Destinatari delle multe cittadini che non hanno saputo rinunciare al caffè o all’aperitivo della domenica all'interno di un bar sul centralissimo viale da Vinci. Libertà ormai negate da settimane e che non sono sfuggite alle pattuglie della Municipale, in giro assieme all’assessore alla Sicurezza Maurizio Capozzo per le vie del centro e dello struscio.
Ad abbassare la serranda stamattina è toccato a un bar del Viale, ma stando al proficuo bilancio dei giorni scorsi, sono ben tre le attività per cui è scattata la sospensione per cinque giorni.
Un regime drastico da lockdown che pesa un po’ su tutti, attività e cittadini. E non solo, a Portici la polizia è dovuta intervenire anche nei confronti del titolare di un bar dove è stato sorpreso un prete a consumare un dolce di mattina. Una banale colazione che in tempi di restrizioni rosse è costata cinque giorni di chiusura al proprietario dell’attività.
La crescente pressione dello Stato sul territorio è del resto anche la più tangibile risposta ai sindaci che un mese fa chiedevano al prefetto di Napoli risorse per sostenere le nuove misure. Un appello che a quanto pare non è rimasto inascoltato, vista la pioggia di verbali che ha interessato la città della Reggia. Pugno duro che il sindaco Enzo Cuomo non ha mai celato e che probabilmente è dietro al ridotto numero di positivi attualmente presenti a Portici.