Coronavirus in Campania, la Cgil:
«Più veloci i tamponi per i sanitari»

Coronavirus in Campania, la Cgil: «Più veloci i tamponi per i sanitari»
di Melina Chiapparino
Martedì 24 Marzo 2020, 15:45
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«Velocizzare gli esiti dei tamponi sui sanitari». E’ questa la richiesta di medici, infermieri e operatori che sono in attesa di sapere se hanno contratto il Coronavirus mentre prestavano assistenza sanitaria nei presidi napoletani che stanno fronteggiando l’emergenza in corso.

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La richiesta è stata formalizzata dal sindacato Fp Cgil dell’Asl Napoli 1 che, in un documento indirizzato anche alla Task Force nata per organizzare l’assistenza per i pazienti Covid oltre che alla direzione generale dell’Asl, indica che «sono più di 100 le unità di tamponi eseguiti nella settimana scorsa al personale del comparto ospedaliero dell’Asl di Napoli, venuti a contatto con pazienti o medici risultati positivi».

Nella nota, sottoscritta dal coordinatore metropolitano della Cgil partenopea, Rosario Cerullo, viene sottolineato che «ad oggi, i sanitari, attendono ancora risposta dell’esito». I sindacalisti precisano anche che tutti gli operatori non si sono assentati neanche un giorno da lavoro, in attesa di sapere se risultano contagiati. «I colleghi, come dettato dei decreti legge ministeriali, stanno continuando a prestare servizio perché asintomatici venendo a contatto in questi giorni e quindi dopo il tampone, con altri pazienti positivi senza effettuare altri esami».

L’invito della Cgil punta proprio sul tempo e sull’accelerazione necessaria all’esecuzione e alle analisi dei tamponi. «Invitiamo a velocizzare l’esito dei tamponi al personale sanitario come sembra sia stato fatto per alcuni primari nell’interesse dell’intera comunità in una politica di riduzione della propagazione della pandemia» conclude Cerullo mettendo in luce un’esigenza rivendicata con forza sempre maggiore dai sanitari negli ospedali e nei servizi di emergenza territoriale. Non solo. Negli ultimi giorni, anche il comparto delle guardie giurate ha avanzato la possibilità di sottoporre i vigilantes ai tamponi, questo nel caso in cui le guardie giurate si dovessero trovare applicati nei reparti e nelle aree sanificate per la presenza di pazienti con Covid.19.

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