Covid in Campania, ecco la mappa del contagio: ci sono positivi in 38 comuni

Covid in Campania, ecco la mappa del contagio: ci sono positivi in 38 comuni
di Ettore Mautone
Giovedì 27 Agosto 2020, 22:59 - Ultimo agg. 28 Agosto, 15:07
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Volgono al peggioramento in Campania le previsioni relative a diffusione e trasmissione di Sars-Cov-2: in aumento i casi ma soprattutto i pazienti ricoverati in ospedale che passano da a 75 a 112 di cui 4 in terapia intensiva (uno in più) e 1.311 in isolamento domiciliare (circa 100 in più del giorno prima).

Ma procediamo con ordine: nel bollettino di ieri della Protezione civile (aggiornato alla mezzanotte di mercoledì 26 agosto) si registrano 130 nuovi casi (5 in meno del giorno prima), a fronte di zero guariti e ben due decessi di cui abbiamo già dato notizia. Uno dei due riguarda una sfortunata insegnante di Fuorigrotta di 56 anni senza altre patologie a carico, soccorsa a casa dal 118 per un calo pressorio che non si è riusciti a stabilizzare. Risultata positiva al tampone al pronto soccorso del San Paolo (praticato prima del trasferimento al Monaldi con diagnosi di sospetta miocardite virale) è stata infine dirottata nell’unità cardiologica del Covid center dell’ospedale del mare dove è giunta in fin di vita e poi deceduta. Un decorso che sembra sia stato preceduto soltanto da un picco febbrile emerso alcuni giorni prima e tenuto a bada con la tachipirina somministrata in automedicazione. È in corso l’indagine epidemiologica da parte della Asl Napoli 1 per decifrare l’origine dell’infezione. I contatti stretti risultano positivi e debolmente sintomatici. Rispetto al valore assoluto dei casi registrati nelle altre regioni la Campania ieri è risultata quinta (dopo Lombardia, Emilia-Romagna, Lazio e Veneto) ma ormai da giorni è nelle posizioni di vertice. 

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A preoccupare gli epidemiologi dell’Unità di crisi regionale è l’alto il numero dei positivi rispetto ai tamponi effettuati (3.631 quelli di ieri) che danno un rapporto di 35,8 ogni 1.000 positivi sebbene il giorno prima erano 44,6, (ben tre volte sopra la media nazionale). Anche l’indice di infettività Rt - sebbene corretto nell’algoritmo elaborato dall’unità di crisi in relazione al tasso di ospedalizzazioni - resta stabilmente sopra il valore 1. La ragione principale della crescita dei casi è da ricondurre ai molteplici rientri dall’estero e dai viaggi per vacanze da altre regioni italiane, soprattutto dalla Sardegna. Uno scenario in cui è massicciamente impegnata la macchina dei dipartimenti di prevenzione delle Asl tesa ad aumentare la capacità di screening e ad agire capillarmente sul tracciamento dei contatti dei positivi per ricostruire il percorso di chi sia portatore del virus anche in ragione dell’abbassamento dell’età media dei contagiati (attestata attorno ai 30 anni). L’unità di crisi regionale sottolinea che la situazione è sotto controllo e che l’impegno delle strutture sanitarie è ancora agganciata alla fase A a basso tasso epidemico sebbene con un aumento più consistente dei contagi e delle ospedalizzazioni nella provincia di Napoli (dove è stato necessario riattivare il Loreto Nuovo) e a Caserta. 
 


Non a caso nel bollettino di ieri sono 59 i casi di rientro (44 dalla Sardegna e 15 da Paesi esteri). Nel dettaglio i nuovi positivi al virus a Napoli sono 68 di cui 44 provenienti dall’estero che aggiunti ai 179 già in carico tra i viaggiatori raggiungono quota 223. Dei nuovi contagi 20 sono esiti di screening su viaggiatori di ritorno da Spagna, Corfù, Croazia, Malta, Grecia), 23 di ritorno dalla Sardegna, 1 dall’Emilia Romagna, 15 individuati nell’ambito delle attività ordinarie su cui è in corso un approfondimento dettagliato sia per risalire alle motivazioni che hanno spinto al tampone. E poi: 9 tamponi positivi eseguiti a domicilio dalle Usca, contatti stretti di precedenti positivi su cui l’indagine si allarga a macchia d’olio. In totale sono 38 i Comuni toccati dal virus in Campania distribuiti in tutte le province a cui si aggiunge Gaeta con una decina di casi a Caserta, tre a San Cipriano d’Aversa, altri polverizzati in Terra di lavoro e poi nella provincia nord di Napoli (Giugliano, Mugnano, Sant’Arpino, Frattaminore, Qualiano). Quindi la provincia sud con Portici, San Giorgio, San Giuseppe Vesuviano, Volla, Palma Campania, Terzigno. Infine i 6 casi nel salernitano a Bellizzi, Capaccio, San Cipriano Picentino e soprattutto Eboli, dove è emerso un vero e proprio cluster epidemico.
Qui sono 24 i positivi al Coronavirus in un’azienda agricola della zona. L’allarme era esploso alcuni giorni fa: un bracciante extracomunitario con permesso di soggiorno, rientrato in Italia dalla Francia, è risultato positivo. Su 37 tamponi ai dipendenti ben 24 sono positivi. 

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