Covid a Napoli, flop mascherine nei luoghi della movida: «Ma è impossibile multare tutti»

Covid a Napoli, flop mascherine nei luoghi della movida: «Ma è impossibile multare tutti»
di Gennaro Di Biase
Lunedì 5 Ottobre 2020, 00:00 - Ultimo agg. 11:55
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Mascherine e movida: le multe crescono ma i trasgressori restano tanti. Nonostante l’aumento dei contagi in Campania, un fiume di giovani, giovanissimi e adulti si è riversato nelle strade e nei locali durante il weekend appena trascorso. L’impegno di Polizia, Carabinieri e Polizia municipale c’è, con circa 70 sanzioni e l’istituzione di presidi fissi, ma controllare tutti è praticamente impossibile e gli stessi agenti, multando chi non rispetta le norme anti-Covid, si trovano a intervenire su «gocce nell’oceano». Altro tema - e altre sanzioni - riguardano poi i locali sprovvisti di termoscanner, che servono i clienti senza misurazione della temperatura. Sale la preoccupazione di nuove restrizioni anche tra i gestori di locali, ma in diversi bar si teme ora anche per il virus. Qualcosa è cambiato, insomma, rispetto alla prima ondata. 
 

 

È difficile far rispettare ai clienti le regole dell’ordinanza che impone mascherine e divieto di asporto di alcolici oltre le 22, come hanno ricordato i titolari di bar nei giorni scorsi e come ricordano ancora oggi. È difficile controllare che tutti i giovani - migliaia e migliaia in ognuna delle location cittadine di movida - indossino i dpi, nonostante l’impegno delle pattuglie. A parte queste due evidenti criticità, restano sotto gli occhi di tutti le contraddizioni della vita notturna di queste ore. «Se si cammina o si sta in piedi ci sono un tot di restrizioni - osservano decine di clienti - Se invece ci si siede ai tavoli esterni dei locali, dopo aver misurato la temperatura, si può socializzare senza obbligo di mascherina e distanziamento». La prenotazione del tavolo, ormai - ed è questo un elemento positivo - va per la maggiore in alcuni bar cult del by night napoletano. 

Multe per aver superato il tetto di 6 persone per ogni tavolo, per chi è stato pescato senza dpi e per i locali sprovvisti di termoscanner. Sono queste le cause delle sanzioni anti-contagio, una settantina, elevate nella notte tra sabato e domenica ai danni di gestori e giovani. La polizia dei Commissariati Bagnoli e San Ferdinando, con il supporto dell’Ufficio Prevenzione Generale e del Reparto Mobile, hanno controllato due discoteche in via Coroglio: al titolare di uno dei locali è stata elevata una sanzione amministrativa per aver consentito di far sedere ai tavoli più di sei persone. Nella stessa zona sono stati sanzionati due parcheggiatori abusivi senza mascherina. Controlli agli chalet di Mergellina, dove gli agenti hanno trovato tavolini e sedie privi di concessione. Controlli a tappeto dei Carabinieri: decine di denunce e sanzioni, e 28 i cittadini multati perché senza mascherina (21 al centro di Napoli e 7 a Pozzuoli). Controlli dei carabinieri e presidio anti-Covid anche a Frattamaggiore. «Abbiamo elevato diverse decine di multe a chi era sprovvisto di dpi - spiega Ciro Esposito, comandante della Polizia municipale di Napoli - E abbiamo istituito presidi fissi dopo la mezzanotte in via Aniello Falcone, nella zona baretti e al centro storico. Sanzioni anche a locali senza termoscanner».
 
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C’è fermento tra i gestori di locali. Anche chi prova a far rispettare tutte le regole ai clienti naviga a vista, giorno dopo giorno, in attesa delle decisioni del premier Giuseppe Conte previste a metà della prossima settimana e, successivamente, di quelle del presidente di Palazzo Santa Lucia Vincenzo De Luca. Sono ore contraddittorie, in cui il timore ha due facce, e ci si preoccupa per il contagio da un lato e per gli incassi dall’altro. «Aspettiamo mercoledì con ansia - racconta tra i tanti Gianluca Fedele, titolare del bar Kiki in vico Belledonne a Chiaia, una delle zone di più difficile gestione della movida, visti i tanti vicoli stretti - per quella data infatti è prevista la pubblicazione del documento del Governo, e capiremo se ci sarà o no la chiusura generalizzata dei locali alle 23, come avvenuto in Francia dopo i circa 20mila contagi. Poi, se le cose andranno come nei mesi scorsi, spetterà alla Regione prendere decisioni ulteriori. Un nuovo lockdown sarebbe economicamente devastante, ma in caso di nuove restrizioni ci aspettiamo veri incentivi dallo Stato o sgravi sugli affitti. Bisognerebbe fermare tutti coloro che non hanno la mascherina e multarli. Certo, controllare tutti è difficile, ma se aumentano le multe diminuiranno i trasgressori. Io sto facendo una lotta nel mio locale per far tenere la mascherina ai ragazzi, ed è complicato».
 

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