Covid, la sfida dei sindaci dal Nolano
al Giuglianese: «Le scuole non riaprono»

Covid, la sfida dei sindaci dal Nolano al Giuglianese: «Le scuole non riaprono»
di Carmen Fusco Ferdinando Bocchetti
Mercoledì 12 Gennaio 2022, 10:28 - Ultimo agg. 13 Gennaio, 08:39
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Hanno deciso di sfidare il rischio di ricorsi confermando la dad per tutte le scuole di ogni ordine e grado dei territori dell'area Nolano-Vesuviana oltre che quelli a Nord di Napoli. A ratificare una scelta già assunta alla vigilia della ripresa dopo la pausa natalizia sono stati i sindaci di Brusciano, Cicciano, Comiziano, Mariglianella, Palma Campania, Pomigliano d'Arco, San Vitaliano, Saviano, Scisciano e Visciano, oltre che i primi cittadini di Marigliano, Nola e Somma Vesuviana, le cui ordinanze precedenti erano state parzialmente vanificate dalla decisione del Tar della Campania che ha annullato il provvedimento emesso dal presidente della Giunta Regionale Vincenzo De Luca.

Una conferma, quella di sospendere le lezioni in presenza, motivata con «il picco di contagi e le difficoltà rappresentate dall'Asl Na 3 Sud nel garantire il ciclo vaccinale e il tracciamento degli studenti».

I dati sui nuovi positivi hanno raggiunto proporzioni allarmanti e in più molti dei contagiati sono collocati nella fascia d'età degli under 18. Nessun alunno in classe dunque, né piccolo e né grande. D'altronde è stato più o meno così già da ieri quando in molti, tra i ragazzi «obbligati» dai giudici amministrativi a tornare in classe, hanno preferito disertare le lezioni lasciando alcune aule completamente vuote. Il rientro, a meno di nuovi e clamorosi sviluppi, sarà previsto in alcuni casi il 19 ed in altri il 22.

A non farsi intimorire dalla diffida del prefetto di Napoli Claudio Palomba oltre che dagli eventuali ricorsi nemmeno i sindaci dell'area a nord di Napoli, quelli che nei giorni scorsi avevano emanato provvedimenti di chiusura delle scuole di ogni ordine e grado. Istituti scolastici chiusi fino al 15 gennaio, nei comuni di Qualiano e Giugliano, mentre a Calvizzano gli alunni torneranno in classe a partire da domani. «Ho sottoscritto un'ordinanza sindacale sulla scorta dei dati epidemiologici riferiti al nostro territorio - spiega il sindaco di Qualiano Raffaele De Leonardis -. Dati che segnalano un aumento esponenziale di casi di positività al Covid. La mia decisione, e quella di altri colleghi, non è scaturita dal provvedimento adottato dal governatore Vincenzo De Luca. A Qualiano, al momento, sono contagiate più di mille persone. Siamo, dunque, ben oltre la media regionale. Ritengo pertanto che l'ordinanza adottata in materia di istituti scolastici - aggiunge il primo cittadino - sia pienamente motivata e legittima».

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Sulla stessa lunghezza d'onda anche il sindaco di Calvizzano, il medico Giacomo Pirozzi: «A Calvizzano, in poco più dieci giorni - sottolinea Pirozzi - si sono registrati oltre 350 casi di neo positivi. È un dato impressionante, in termini percentuali, se si tiene conto che in città risiedono poco più di 12mila abitanti. Ma al di là della questione prettamente sanitaria - tiene a chiarire il primo cittadino di Calvizzano - l'ordinanza sottoscritta era anche finalizzata a recepire le difficoltà paventate dai dirigenti scolastici, che ci avevano segnalato gravi criticità sul fronte del personale interno: amministrativi, personale Ata e insegnanti colpiti dal virus e non ancora rientrati a scuola».
Ma a «raffreddare» gli studenti della zona in alcuni casi non è solo il Covid. È il caso della Ranucci di Marano, dove a fare ricorso alla Dad è stata la dirigente scolastica. In questo caso il problema è stato un guasto all'impianto di riscaldamento. Al Covid e al gelo!
 

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