​Epatocarcinoma, a Napoli focus su percorsi di cura e trattamenti

Epatocarcinoma, a Napoli focus su percorsi di cura e trattamenti
Mercoledì 30 Maggio 2018, 18:12
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Il carcinoma epatocellulare (HCC) è il piu frequente tumore primitivo maligno del fegato e causa, ogni anno, in Campania circa 1000 decessi; è caratterizzato da elevata eterogeneità clinica e biologica e per questo ha prognosi molto variabile. Rientra tra le prime cinque cause di morte per tumore solo nei maschi (7%), tra i quali risulta al terzo posto (8%) nella fascia di età 50-69 anni. Di questi argomenti, dei percorsi di cura e trattamenti, si parlerà in occasione del corso di formazione organizzato da Aigo (Associazione Italiana Gastroenterologi Ospedalieri), domani 31 maggio e venerdì 1 giugno nell’Aula Mediterraneo dell’Ospedale Cardarelli. L'evento è patrocinato dalle associazioni dei pazienti EPAC, AITF e dalla Fondazione Evangelica Betania.

La sopravvivenza a 5 anni dei pazienti con HCC in Italia è più elevata ( 16.5%) rispetto alla media europea (11,7%); la sopravvivenza dopo 10 anni dalla diagnosi è del 10%; la possibilità di interventi curativi, nei casi diagnosticati in stadio precoce grazie a programmi di sorveglianza, può ulteriormente migliorare la prognosi. «Scopo dell’incontro - spiega il dottor Ernesto Claar, presidente di Aigo Campania e coordinatore della Commissione nazionale epatologia di Aigo -  è quello di analizzare criticamente le linee guida per la terapia del Epatocarcinoma, ottimizzare i percorsi di cura sottolineando la necessità di applicare le indicazioni secondo le “esigenze individuali” del paziente. Per le diverse tipologie di pazienti con Epatocarcinoma, le opzioni terapeutiche possono essere numerose per cui le scelte terapeutiche vanno sempre intraprese a seguito di una discussione multidisciplinare e la collaborazione costante tra gastroenterologo ed altri specialisti in particolare oncologo, chirurgo ed radiologo (Gom–Gruppo oncologico multidisciplinare), che permetta di valutare tutte le possibili opzioni. Verranno, inoltre, valutati i futuri scenari in vista della imminente disponibilità di “nuovi farmaci” ed i progressi dell’immuno-oncologia».
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