Di Iorio (Federfarma): «Procedure trasparenti, è solo un millantatore»

Di Iorio (Federfarma): «Procedure trasparenti, è solo un millantatore»
di Ettore Mautone
Giovedì 23 Ottobre 2014, 08:51
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Test per l’ingresso alla Facoltà di Farmacia rivelati in anticipo ad amici e conoscenti, scambiati con favori e privilegi. Il day-after dell’inchiesta della magistratura sul presunto giro di corruzione - che vede indagati un funzionario regionale dell’assessorato alla Sanità e un farmacista di Torre Annunziata - è segnato dal vento autunnale che in questo caldo ottobre spira per la prima volta nelle aule deserte della Facoltà collinare.

Lo sconcerto è enorme. «Per il versante che riguarda la facoltà e i test di ammissione sono certo che si chiarirà in pochi giorni la trasparenza del procedimento – assicura Michele di Iorio, presidente di Federfarma Napoli - se poi esiste un millantatore che intende vendere la Fontana di Trevi è un altro discorso. Sono semmai sconvolto per i toni della registrazione che sono sintomo di bassezza morale per chi si propone come intermediatore del nulla e di debolezza culturale di chi pensa di cominciare la propria carriera universitaria con questi presupposti. L’inchiesta, almeno su questo aspetto relativo ai test è debolissima. I quiz, infine, sono facilmente reperibili in un unico libro indicato nella preparazione dell’esame di ammissione e c’è un sostanziale equilibrio tra le richieste degli studenti e l’offerta dei posti. È dunque veramente insensato quanto si apprende dall’inchiesta».

In merito alle vicende che vedono coinvolto anche Vincenzo Santagada, docente della Facoltà di Farmacia e presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Napoli, la Federazione nazionale degli Ordini esprime la massima fiducia nella magistratura. «Attendiamo dunque l'esito delle indagini - dichiara il presidente Andrea Mandelli - lo stesso professor Santagada, del resto, ha dichiarato di attendere di comparire davanti al magistrato con la massima serenità. Finora della vicenda conosciamo soltanto quanto pubblicato dai media ma non la versione di chi è indagato e in particolare dell’Ordine di Napoli. Stiamo acquisendo informazioni e la Federazione in ogni caso si atterrà a quanto previsto dalla legge».

Amarezza, sconcerto ma soprattutto incredulità sono invece i sentimenti con cui il preside della Facoltà di Farmacia dell’Ateneo Federico II Ettore Novellino, si è precipitato ieri mattina dai carabinieri per fornire dichiarazioni spontanee. «Sono amareggiato e sconcertato - dice - ma soprattutto non riesco a capire la logica di “vendere” i test di ingresso in una facoltà che ha il numero chiuso solo per esigenze didattiche non certo per il controllo degli accessi come invece accade a Medicina».

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