Festa scudetto Napoli: mezzo milione in strada, 203 accessi nei pronto soccorso

Scuole quasi deserte ieri mattina: centro ripulito in tempi record

Un'immagine della festa
Un'immagine della festa
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 5 Maggio 2023, 23:56 - Ultimo agg. 6 Maggio, 19:31
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La notte di riposo è durata poche ore, l’ordinanza di “cessata emergenza” che avrebbe dovuto concludersi alle due, è stata prorogata: solo poco dopo le quattro del mattino il sindaco Gaetano Manfredi ha firmato il documento con il quale dichiarava ufficialmente concluso il parziale blocco della città per consentire lo svolgimento della festa.

E il risveglio dopo il brevissimo sonno che ha concluso la notte della grande celebrazione tricolore, per i napoletani è stato dolce, e azzurro. Nessun tifoso è uscito di casa ieri mattina senza i colori del Napoli, nessun balcone ha smesso d’essere avvolto dai drappi della festa, nessuna auto è andata in giro senza una bandierina o una sciarpa ben esposta. Il risveglio della città dopo l’assalto dei tifosi, mezzo milione di persone a celebrare per le vie, è stato anche di meravigliato stupore perché le strade sono state ripulite a tempo di record; di moderata soddisfazione perché gli imbecilli dei danneggiamenti sono stati messi in un angolo. È stato anche un risveglio con le scuole praticamente vuote, ché dopo aver fatto festa tutta la notte, tantissimi ragazzi hanno marinato le lezioni, per una volta senza reprimenda da parte di genitori e insegnanti. 

Sono bastate ventiquattr’ore a fare entrare la festa tricolore di Napoli nell’olimpo degli eventi popolari.

Festa che domani si riproporrà e torneranno anche le limitazioni alla circolazione in occasione della prima partita casalinga dopo il trionfo, contro la Fiorentina. 

Il mondo ha guardato la gioia di Partenope, s’è emozionato con i tifosi azzurri, ha scoperto la festante follìa di un capodanno spostato a inizio d’aprile. Le immagini più diffuse sono state quelle del Plebiscito avvolto da migliaia di persone e nascosto dal fumo dei fuochi pirotecnici che sono esplosi fino all’alba. Tanti video dal centro storico, da via Toledo che in certi momenti sembrava Rio de Janeiro, dal murale di Maradona dove la processione laica della passione azzurra non s’è fermata fino alle luci dell’alba di ieri.

Pian piano, però, stanno venendo fuori anche altre immagini che non hanno avuto spazio adeguato nella notte della festa e che lo stanno acquisendo con il passare delle ore come ulteriore celebrazione dell’ingegno partenopeo in fatto di festeggiamenti. È diventata virale la clamorosa festa di Mugnano, dove un gruppo di tifosi ha trasformato un furgone in una nave che ha percorso per ore le strade fino ad entrare trionfalmente a Napoli con il suo carico di tifosi in festa e corde luminose sulle fiancate. Ben realizzato anche il gigantesco camion che ha percorso le strade di Fuorigrotta mostrando le fiancate e il muso interamente ridisegnati con immagini della squadra azzurra. 

 

Nonostante qualche, inevitabile, problema, il bilancio della notte azzurra, sul fronte della sicurezza, può essere considerato più che positivo. L’idea di vietare l’accesso alle auto nell’area più caotica della celebrazione, s’è rivelata vincente: senza auto e ciclomotori sfreccianti il popolo azzurro ha potuto vivere con maggiore serenità la notte di entusiasmo. Ovviamente ai varchi, novanta sparsi tutt’intorno al cuore di Napoli, si sono registrati piccoli momenti di tensione anche se alla fine nessuno ha cercato di violare con la forza il divieto di circolazione. Ben diffuse le divise di polizia, carabinieri, guardia di finanza, in tutta la città: presenza discreta ma in grado, comunque, di evitare atti di teppismo e inciviltà che fortunatamente sono stati pochi. 

 

La fontana del Carciofo a piazza Trieste e Trento, presa d’assalto dai tifosi subito dopo il pareggio di Udine, non ha subito danni strutturali ai marmi: i delinquenti travestiti da tifosi, però, hanno interamente divelto la bassa recinzione verde che la circondava. All’interno della galleria Umberto, nonostante i grossi petardi esplosi a ripetizione durante la notte, non sono stati riscontrati evidenti danni alla pavimentazione. Decisamente assurdo il tentativo di una donna che ha cercato di imbrattare con vernice spray azzurra la facciata principale della questura. Ovviamente la polizia se n’è accorta, l’ha bloccata e l’ha denunciata per imbrattamento. 

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Non ha nulla a che vedere con la festa scudetto l’omicidio di Vincenzo Costanzo, il 26enne noto alle forze dell’ordine, morto all’ospedale Cardarelli dopo un agguato di matrice malavitosa. Appresa la notizia, i familiari della vittima hanno scatenato il caos nel pronto soccorso. Nella notte del tricolore, però, il bilancio dei feriti è stato comunque elevato. Secondo i dati forniti dalla Asl Napoli 1 Centro, nei pronto soccorso della città sono stati registrati 203 accessi con 22 casi giudicati da codice rosso, 75 codici gialli, 68 verdi e 38 codici bianchi. Sono state curate ferite alle mani per scoppio di petardo, lussazioni di spalle, frattura ai polsi e al setto nasale, ma anche attacchi di panico e crisi asmatiche per inalazione di fumogeni.

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