G20 Napoli, via al vertice di Palazzo Reale ​ed è subito protesta: blitz dei centri sociali nel porto commerciale

G20 Napoli, via al vertice di Palazzo Reale ed è subito protesta: blitz dei centri sociali nel porto commerciale
Giovedì 22 Luglio 2021, 09:28 - Ultimo agg. 16:56
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Prende il via il G20 a Napoli. E scatta subito il blitz di attivisti dei movimenti ambientalisti e dei centri sociali nel porto commerciale. La protesta avviene durante l'apertura dei lavori del vertice su ambiente, clima ed energia che si svolge a Palazzo Reale.

Il ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani chiamato a fare gli onori di casa: riceve sullo Scalone i colleghi che partecipano alla ministeriale di due giorni. In mattinata anche il meeting con l'inviato speciale del presidente Usa per il clima John Kerry e, a seguire, con la collega francese Barbara Pompili«Primo incontro con Climate Envoy in questo G20 Ambiente, Clima ed Energia: Italia e Usa insieme per un'alta ambizione e per azioni stringenti in questa decade per tenere la temperatura del pianeta a 1,5 gradi», twitta il Mite. Dalle 10 i tavoli di lavoro incentrati sulla tutela di ecosistemi e biodiversità. Domani i temi più spinosi e divisivi: clima, energia e decarbonizzazione.

Intanto, i manifestanti espongono uno striscione con la scritta «Stop G20» e «Lavoro salute ambiente la lotta è una sola, insorgiamo» nel porto.  «Blocchiamo il polo strategico di tutto il Mediterraneo», affermano i disoccupati del Movimento 7 Novembre. «La circolazione delle merci è attualmente uno dei fattori più inquinanti, da quella su gomma a quella su mare.

Troppo spesso lavoratori e lavoratrici sono stati costretti a scegliere tra la disoccupazione e la tutela della vita e della salute».

«L'emergenza climatica sta diventando sempre più grave». A lanciare l'allarme è Legambiente, rivolgendosi all'esecutivo Draghi. Questo il messaggio: «È ora di dire basta al tempo delle contraddizioni e di passare dalle parole ai fatti». L'associazione segnala, tra l'altrp, 256 le persone vittime del maltempo dal 2010 a oggi. A questo si aggiunge l'evacuazione di oltre 50mila cittadini a causa di frane e alluvioni. «I prossimi dieci anni - spiega Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente - saranno decisivi. Torniamo a ribadire l'urgenza di arrivare in prima battuta all'azzeramento dei sussidi statali ai combustili fossili. Parliamo di 35,7 miliardi di euro sottratti a investimenti in innovazione ambientale e utili a uscire dalla crisi economica e sociale che il Paese sta attraverso da inizio pandemia».

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Ieri pomeriggio un gruppo di circa 50 attivisti era riuscito anche varcare la soglia della «zona rossa» entrando in piazza Plebiscito ed esponendo striscioni contro il G20. 

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