Guerra tra clan a Napoli, sparavano in mezzo alla gente: 12 arresti eseguiti dai carabinieri

Guerra tra clan a Napoli, sparavano in mezzo alla gente: 12 arresti eseguiti dai carabinieri
Martedì 24 Marzo 2015, 08:10 - Ultimo agg. 25 Marzo, 12:43
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Napoli. Durante la guerra tra clan, nel rione Conocal di Napoli, i gruppi camorristici contrapposti entravano in azione anche sparando all'impazzata tra la gente terrorizzata: le azioni sono state riprese in video dai Carabinieri della Compagnia di Torre del Greco che da stamattina stanno eseguendo una dozzina di arresti nei confronti di persone ritenute appartenenti a clan in conflitto tra loro, in quell'area, per il controllo delle attività illecite.

L'ordinanza nei confronti degli indagati è stata emessa dal Gip di Napoli su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

I destinatari dei provvedimenti, una dozzina, sono persone ritenute appartenenti al clan «D'Amico», gruppo attivo e storicamente egemone nel rione «Conocal» di Napoli, in conflitto con il gruppo camorristico «De Micco» per il controllo delle attività criminali in quell'area.

Nel corso delle indagini, condotte dai militari e coordinate dalla DDA, i raid sono stati ripresi in video dove si vedono le incursioni intimidatorie, gli spari per le strade, la risposta al fuoco delle giovanissime vedette armate e la paura della gente. Le accuse nei confronti degli arrestati sono di tentato omicidio, sequestro di persona, porto e detenzione di armi da sparo, tutto aggravato dal metodo mafioso.

Nei video, registrati dalle telecamere nascoste dai carabinieri nel rione Conocal del quartiere Ponticelli, si vedono, tra l'altro, due scooter con a bordo quattro persone, che, passando lungo una strada, sparano colpi di pistola contro un gruppo rivale. Sul marciapiede ci sono alcuni giovani, tra cui un bambino, che fuggono, terrorizzati, verso l'altro lato della strada mentre un altro sicario, sbucato da una stradina laterale, inizia a sparare.

In altre sequenze, si notano il passaggio di armi tra le vedette che si danno il cambio in strada, e i raid, con i gruppi di fuoco in sella a tre scooter che sparano contro i palazzi dove abitano soggetti del clan avversario. La gente del quartiere - donne, ragazzi e bambini - impaurita, corre da una parte all'altra della strada.

Inoltre, è stato scoperto un marchio indelebile sulla pelle, 'Fraulella', per dimostrare la fedeltà assoluta al clan. Quattro giovani - hanno tra i 20 ed i 23 anni - arrestati dai carabinieri nell'operazione condotta nel quartiere di Ponticelli a Napoli avevano tatuato sul corpo il soprannome distintivo della cosca dei D'Amico, storico gruppo di fuoco alleato del clan Sarno. Il tatuaggio - secondo quanto riferiscono i carabinieri - è un omaggio al boss Giuseppe D'Amico, attualmente detenuto e soprannominato 'Fraulella'. Ognuno dei quattro, poi, aveva deciso di accoppiare il nominativo con altri disegni, come proiettili, gli occhi di una donna, una rosa o una croce.

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