Una foto sui social che ha sucitato non poche polemiche sui social. «Il bambino col pigiama a righe» che rievoca l’olocausto ed ispirato ad un noto film nei cinema nel 2008, diventa un vestito di carnevale.
A parlarne è stato Gianni Simeoli nel suo programma radiofonico «La Radiazza» ed il Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Borrelli. «E’ davvero fuori luogo - dice Borrelli - e di pessimo gusto che un dramma come la deportazione nei campi di sterminio nazisti possa diventare spunto per un travestimento di Carnevale». Numerosi i commenti e gli interventi radiofonici di sdegno per il travestimento ritenuto inadeguato e irrispettoso. Scagionando il bimbo da ogni colpa, tale travestimento è stato ritenuto il peggior vestito. «È inconcepibile – continua Borrelli - la leggerezza con cui alcune persone affrontano la trattazione di uno dei punti più bui della storia».
La reazione della madre, tra l’altro, risulta particolarmente inquietante. «Invece di comprendere l’errore, - incalza Borrelli - si lascia andare ad una filippica contro la mancanza di ironia e parla senza alcuna vergogna di "caricatura alle vittime dell'Olocausto"». E conclude: «Ma come si può sorridere della Shoah e trasformarla in una macabra carnevalata?»
«Il bambino con il pigiama a righe» diventa una maschera di Carnevale, «schiaffo all'Olocausto»
di Attilio Iannuzzo
Martedì 26 Febbraio 2019, 14:25
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