L'isola d'Ischia come laboratorio delle vacanze «combinate» fra esodi di massa, oasi di tranquillità per vacanzieri danarosi e vip, miste a nostalgiche atmosfere da anni' 50 ma anche a fenomeni assolutamente innovativi come il workaction e lo stayaction. Anche il primo week end di luglio ripropone lo scenario di una isola verde all'insegna del tutto esaurito.
Circa quarantamila gli sbarchi del week end. Al Regina Isabella arrivano Aurelio De Laurentiis e il neo allenatore del Napoli, Luciano Spalletti in una vacanza «toccata e fuga» organizzata soprattutto per mettere a punto - in uno scenario rilassante e da favola come quello di Lacco Ameno - una serie di dettagli organizzativi.
Non solo mare e terme: nel post pandemia Ischia si rilancia soprattutto per il volere riscoprire il gusto di una offerta fatta di servizi e tendenze di alta qualità. Punta molto sulla eccellenza gastronomica, anche il nuovo ristorante sul mare dello Strand Delfini, dove è stata fotografata sugli scogli di Cartaromana, la giovane e promettente attrice Maria Basilicata. A pochi giorni dall'evento internazionale che ha svolto nella esclusiva cornice del lussuoso Resort Mezzatorre, Max Mara rende note alcune cifre che da sole tracciano il bilancio di come il vento stia cambiando per l'economia e l'immagine dell'isola. In tre giorni, sono arrivati da tutto il mondo per prendere parte o seguire l'evento, circa 600 persone che hanno portato un valore aggiunto per l'intera isola, soggiornando in camere acquistate in molti alberghi, utilizzando taxi, aliscafi e servizi sul territorio per un valore di centinaia di migliaia di euro. Senza contare l'eccezionale esposizione mediatica e promozionale per l'isola e per la sua immagine.
E fa risaltare da subito un positivo +10% rispetto agli inizi di luglio del 2020, il Grande Albergo Punta Molino, l'albergo del G7 mondiale del 2018, ennesimo esempio di come sta cambiando il modo di fare turismo a Ischia, sull'onda di fenomeni innovativi come la «workaction» e lo «staycation». Nel primo caso si sceglie un albergo di lusso come il Punta Molino per lavorare da remoto, soggiornando in stanze dove si può restare sempre connessi e in luoghi che consentano, una volta spento il computer, di godersi il meritato riposo. Lo «staycation», che significa letteralmente stare a casa in vacanza, fa prediligere il Punta Molino come 5 stelle non troppo lontano da casa, alla riscoperta di bellezze naturali e varietà gastronomiche. La squadra delle eccellenze del Punta Molino guidata dallo chef Alfonso Arcamone e dal suo secondo Giovanni Fiorentino, ha saputo puntare da subito sui piatti meno conosciuti della tradizione, ma rivisitati in chiave moderna. E i dolci preparati dal pasticcere Santo Di Marco come il migliaccio ischitano.