Very&Sasy, la tiktoker Veronica: «Mio figlio accoltellato per il successo social, sono pronta a fare la guerra a tutti»

«Nel video ho usato toni accesi, ero arrabbiata. Sono molto popolare e questo scatena le gelosie»

La tiktoker Veronica di Very&Sasy
La tiktoker Veronica di Very&Sasy
di ​Melina Chiapparino
Domenica 28 Maggio 2023, 23:00 - Ultimo agg. 30 Maggio, 07:33
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«Ora faccio la guerra a tutti, perché i miei figli nessuno li deve toccare». In un video sui social, Veronica, la 34enne napoletana, madre del 14enne accoltellato la scorsa notte, ha pronunciato queste parole senza nascondere la sua rabbia. Dopo lo sfogo, l’influencer, nota per il profilo Very&Sasy da quando insieme al marito si è guadagnata la popolarità tra il pubblico napoletano di TikTok, ha deciso di fare un appello, raccontandosi a Il Mattino. 

Prima di tutto, come sta suo figlio?
«Dopo avergli suturato due ferite all’addome, è stato posto sotto osservazione per accertare che non ci fosse il danneggiamento di organi interni.

I medici hanno riscontrato solo una leggera lesione all’intestino ma, per fortuna, mio figlio sta bene ed è stato dimesso con una prognosi di 25 giorni. È stato miracolato perché con qualche millimetro in più, il coltello gli avrebbe bucato gli organi. Ora deve riposare. Ci tengo a ringraziare tutto il personale dell’ospedale Vecchio Pellegrini, grazie a loro mio figlio è stato curato tempestivamente».

Come ha saputo dell’aggressione?
«Sono stata contattata al telefono dalla proprietaria del locale che, per non farmi preoccupare, inizialmente mi ha detto che mio figlio si era fatto male accidentalmente ed era in ospedale. A quel punto mi sono precipitata al Vecchio Pellegrini e ho potuto vederlo e parlarci. Lui era cosciente, quindi, mi sono tranquillizzata ma quando mi ha raccontato che un ragazzino più piccolo di lui lo aveva accoltellato, ho pensato che avrei potuto perderlo o sarebbe potuto accadere qualcosa di più grave».

Perché è stato accoltellato?
«Mio figlio non ha fatto nulla e non ha litigato con nessuno, c’è da aggiungere che esce di rado e non è un frequentatore di locali. Non c’è stato alcun precedente e neanche vecchi attriti. Mi ha raccontato che non conosceva personalmente il suo aggressore ma entrambi, hanno degli amici in comune. Sabato sera, sembra che il 13enne che ha accoltellato mio figlio, l’avesse già urtato volontariamente per poi colpirlo improvvisamente. Lo ha trafitto e si è allontanato velocemente ma non c’è stato nessun litigio. La spiegazione che mi sono data è la gelosia nei confronti della nostra famiglia, per questo ho pubblicato il video sui social».

Il video ha toni accesi e minacciosi. Che intende per gelosia?
«Poco dopo la pubblicazione su Tik tok, ieri mattina, il mio video è stato rimosso dal social, probabilmente perché conteneva espressioni molto forti ma, in qualche modo, ha continuato a girare e ad essere commentato. Ero arrabbiata perché i social sono un gioco e non riguardano la vita reale ma la popolarità scatena anche gelosie e invidie. Il ragazzo ferito è il figlio degli influencer Very e Sasy, per questo è stato colpito. Nel video sottolineavo che nessuno deve permettersi di girare filmati in cui sono nominati i miei figli, perché questo li espone alla gelosia della gente. Ho deciso di condividere la storia della mia famiglia sui social ma sono io a decidere come e quando».

Ha detto di voler fare la guerra a tutti
«Ripeto ero arrabbiata e avevo anche saputo che la madre del 13enne accoltellato aveva dichiarato che non le importava nulla del ferimento di mio figlio. Abbiamo denunciato l’accaduto e sarà la polizia a stabilire responsabilità e conseguenze di ciò che ha subito mio figlio. Di certo, non me la sono presa con il 13enne che non ha colpe se non quella che non gli hanno trasmesso valori ed educazione come io ho fatto con tutti i miei figli. La colpa è dei genitori che dovrebbero stare più attenti e controllare i figli».

Il suo appello?
«Voglio fare un appello rivolto a tutte le mamme e i papà: di fronte all’aumento degli episodi di violenza tra minori, devono aprire gli occhi e stare attenti. I figli vanno seguiti e controllati. Ad esempio il 13enne che ha accoltellato mio figlio aveva addosso un coltello. Non ho alcun tipo di rancore per lui, anzi spero che possa imparare gli stessi valori che ha la nostra famiglia. Una cosa è certa: ci vuole più sicurezza perché una mamma non può stare con il pensiero che un figlio esce e dopo qualche ora finisce in ospedale per nulla».

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