Lockdown ad Arzano, De Luca proroga la zona rossa fino al 4 novembre: negozi chiusi e divieto di mobilità

Lockdown ad Arzano, De Luca proroga la zona rossa fino al 4 novembre: negozi chiusi e divieto di mobilità
Venerdì 30 Ottobre 2020, 14:17 - Ultimo agg. 17:12
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Arzano resta rossa.Con l'ordinanza numero 86 firmata dal presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, viene prorogata fino a mercoledì 4 novembre la «zona rossa» di Arzano, popoloso comune in provincia di Napoli dove dallo scorso 20 ottobre sono in vigore misure restrittive per far fronte all'aumento di contagi da Covid-19.

 

L'ordinanza prevede divieto di allontanamento dal territorio comunale da parte di tutte le persone residenti; divieto di accesso nel territorio comunale; sospensione delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l'erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; sospensione delle attività commerciali, comprese le attività di ristorazione, salvo che in modalità di consegna a domicilio, fatta eccezione per soli i servizi alla persona ed attività connesse all'approvvigionamento di beni e servizi di prima necessità. 

Sono pertanto sospese ad Arzano le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Restano aperte le edicole, i tabaccai, le farmacie, le parafarmacie.

Sono esclusi dai divieti i servizi bancari, assicurativi, finanziari, nonché le attività finalizzate ad assicurare la continuità della filiera produttiva e le attività delle libere professioni. Sono chiusi, indipendentemente dalla tipologia di attività svolta, i mercati. 

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Parla di «comportamenti non civili e irresponsabili» il governatore De Luca. «Si sono presentati a fare il tampone solo cinquemila abitanti - ha detto nella consueta diretta social - e ad oggi abbiamo mille positivi. Non va bene, non va bene ci sono troppi cittadini che hanno voluto sfuggire al controllo sanitario. È una cosa demenziale e irresponsabile, un comportamento non civile - ha sottolineato - rivolgetevi alle Asl e sottoponetevi ai controlli così evitate di diffondere a macchia d'olio il contagio anche nei comuni vicini». 

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